Aurigemma è stato eletto al secondo scrutinio, quando il quorum richiesto è sceso da 34 a 31 voti
Il Consiglio regionale del Lazio ha eletto con 36 voti Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia nuovo presidente dell’Aula della Pisana. Aurigemma è stato eletto al secondo scrutinio, quando il quorum richiesto è sceso da 34 a 31 voti. Alla prima votazione aveva ottenuto 33 preferenze. Le schede bianche sono state 15.
“Ringrazio innanzitutto il partito che mi ha proposto come candidato presidente e i colleghi di maggioranza. Ma voglio rivolgere il mio primo pensiero ai colleghi che non mi hanno votato. Il mio impegno sarà per farmi apprezzare anche da loro. La presidenza sarà imparziale e sensibile alle sollecitazioni di tutti: sono convinto del ruolo centrale che questo consiglio può e deve avere – ha detto Aurigemma nel suo discorso -. Il mio auspicio è che quest’aula sia un luogo di confronto democratico, di elaborazione di risposta che i cittadini si aspettano da noi, perché la dialettica tra maggioranza e opposizione può aiutarci a migliorare e favorire lo sviluppo e crescita della Regione”, ha sottolineato Aurigemma.
“La disaffezione al voto di queste ultime elezioni regionali – ha aggiunto – ci ha dimostrato purtoppo l’urgenza di avvicinarsi ai cittadini. Dobbiamo riuscire a ribaltare la percezione che i cittadini hanno di questa istituzione, modernizzare anche il modo di presentarci, rendere più immediate le procedure amministrative e ampliare la partecipazione dei cittadini. Il ruolo che riuscirà a esercitare il consiglio regionale sarà uno stimolante banco di prova. La regione – ha continuato – può offrire opportunità affinché nessuno rimanga indietro”.
Aurigemma ha quindi rilanciato la centralità del consiglio regionale. “In chiusura rivolgo un pensiero ai sindaci che si spendono per il benessere della loro comunità. Siamo pronti e disponibili e collaborare con voi”, ha detto. Infine, Aurigemma ha ricordato don Luigi Sturzo: La politica è sintesi di teorie e interessi, è vita nel vero senso della parola. L’augurio che rivolgo – ha concluso – è che in questo consiglio regionale si possa tornare a vivere”.