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Lazio Crea ha un nuovo Cda, Rocca sceglie Buttarelli come presidente

Laura Pastore e Arnaldo Melaranci membri del Cda.

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Anche Lazio Crea ha un nuovo Consiglio di amministrazione. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha nominato, con decreto, Marco Buttarelli nuovo presidente della società, mentre Laura Pastore e Arnaldo Melaranci membri del Cda. Buttarelli, 68 anni ed ex capo di gabinetto di Francesco Storace, subentra nella guida della società a Luigi Pomponio che ha ricoperto il ruolo di presidente e amministratore delegato dal 2020 fino ad un mese fa, quando ha lasciato, in scadenza di mandato. Infatti, in base allo statuto regionale, i componenti di enti pubblici dipendenti decadono dalla carica il novantesimo giorno successivo alla prima seduta del nuovo Consiglio (il 13 marzo), salvo conferma con le stesse modalità previste per la nomina. Per quanto riguarda gli altri due componenti del Cda: l’avvocato Laura Pastore è in quota Forza Italia, mentre Arnaldo Melaranci, anche lui legale di lungo corso, è da sempre vicino al centrodestra.

A Buttarelli verrà corrisposto uno stipendio lordo l’annuo di 24.500 euro, mentre i due consiglieri del Cda ne percepiranno 22 mila. Il Consiglio di amministrazione, per eventuali deleghe, potrà disporre di circa 160 mila euro. Lazio Crea si occupa di elargire finanziamenti a cittadini e imprese, tra le altre cose, è attiva sul fronte dei processi di semplificazione delle procedure amministrative, specialmente seguendo soluzioni informatizzate e dematerializzate. La società, con capitale al 100 per cento pubblico, è finita sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei conti per alcune opacità riscontrate nella gestione dei conti: già a novembre, nel giudizio di parifica sul rendiconto 2021 della Regione, i magistrati contabili avevano posto l’attenzione sulla società segnalando “irregolarità” nell’erogazione di contributi a fondo perduto con risorse europee. L’obiettivo del presidente Rocca resta quello di riorganizzare e riordinare gli enti e le aziende laziali, guidate fino a poco tempo fa da ex manager scelti durante l’amministrazione Zingaretti, sulla cui gestione sono state sollevate obiezioni, come il caso di Lazio Crea.

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