Ancora una fumata nera dal Consiglio regionale del Lazio: la capigruppo di oggi si è chiusa senza convocare la seduta dell’Aula della Pisana che deve discutere il Documento di economia e finanza, rimandato prima della pausa estiva. Uno stallo causato dal braccio di ferro nella maggioranza di centrodestra, dopo lo strappo di Forza Italia che ha disertato le ultime riunioni di giunta, rivendicando una maggiore rappresentanza. Anche se all’incontro dei capigruppo di oggi, convocato dal presidente Antonello Aurigemma, ha partecipato il consigliere di FI, Giorgio Simeoni, la quadra tra le forze di maggioranza non è stata ancora trovata. A quanto si apprende, la presenza di Simeoni ha voluto rappresentare, più che altro, una risposta alle proteste delle opposizioni che denunciano un’immobilismo del Consiglio, causato dalla crisi di maggioranza. Tuttavia, nella riunione si è deciso di convocare l’aula dopo l’esame del collegato in commissione Bilancio, che inizierà lunedì, con l’impegno dei capigruppo ad aggiornarsi alla prossima settimana per definire la date della seduta del Consiglio, probabilmente il 10 o l’11 ottobre. Secondo le opposizioni è solo una modo “per guadagnare tempo”.
Mentre per il centrodestra la presenza di Simeoni in capigruppo rappresenta una prima intesa, trovata nell’interesse della Regione, in attesa di un accordo sui nuovi equilibri della maggioranza guidata dal presidente Francesco Rocca, dopo il rafforzamento di Forza Italia, passata da tre a sette consiglieri, più l’intergruppo con Noi Moderati. Le posizioni, al momento, però, restano ancora distanti, salvo che le trattative, condotte dai segretari regionali di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, e di Forza Italia, Claudio Fazzone, non subiscano un’accelerazione. Al momento sul tavolo del confronto ci sarebbe una redistribuzione delle deleghe, proposta da Fd’I, con un rafforzamento dei due assessorati che Forza Italia già detiene. Ma nelle ultime ore ha preso piede anche l’ipotesi di un assessorato in più per Forza Italia a spese della Lega che ne detiene due, con una sola consigliera nell’Aula della Pisana, oppure a scapito di Fratelli d’Italia. Secondo quanto riferiscono alcune fonti di Fratelli d’Italia e di Forza Italia, su queste basi potrebbe essere trovata una quadra, “il problema è che nessuno vuole mollare”.
