Nel Lazio sono giorni decisivi per il futuro della maggioranza guidata dal presidente Francesco Rocca. Dopo lo strappo di Forza Italia, il confronto politico tra gli alleati è diventato sempre più serrato. E in giornata Rocca dovrebbe formalizzare un proposta di accordo politico ai segretari regionali di Fd’I Paolo Trancassini, di Forza Italia Claudio Fazzone e della Lega Davide Bordoni. Il punto centrale sono le richieste politiche‐amministrative, insieme a una maggiore rappresentanza, avanzate da Forza Italia, forte della sua crescita in Consiglio.
A quanto apprende l’agenzia Nova, sul tavolo del confronto potrebbe non esserci subito un rimpasto di giunta, che sarebbe solo rinviato, ma una redistribuzione delle deleghe che tradotto significa: rafforzamento dei due assessorati che Forza Italia già detiene. Poi alcune nomine di peso sulle partecipate, come la presidenza di Lazio Disco, ovvero l’ente per il diritto allo studio, che andrebbe a Simone Foglio, membro dello staff dell’assessore all’Università, Luisa Regimenti di FI. In questo caso non sarebbe riconfermato l’attuale commissario, in scadenza, Giorgio Ciardi di Fd’I. Inoltre, si parla anche del segretario generale del Consiglio regionale del Lazio, che dovrebbe andare a Cinzia Felci, promossa da FI, e della guida dell’Ater della provincia di Roma. Ma le trattative riguardano anche altri fronti: in particolare un maggiore coinvolgimento e contributo nelle decisioni politiche-amministrative, sull’azione e le priorità dell’agenda di governo.
Il rimpasto vero e proprio di giunta, invece, potrebbe slittare in autunno, quando tre regioni torneranno al voto per rieleggere i presidenti: Liguria, Emilia Romagna e Umbria. Gli esiti delle regionali, infatti, potrebbero determinare dei nuovi equilibri a livello nazionale, con delle possibili ricadute anche nel Lazio. Nel frattempo, però, serve trovare un accordo, anche perché c’è da approvare entro il 9 agosto, ultimo giorno utile prima della chiusura del Consiglio per la pausa estiva, il resto dei provvedimenti collegati alla manovra di bilancio. Tra questi atti ci sono il bilancio consolidato e il Documento di economia e finanza regionale, con l’Aula che è stata convocata per oggi alle ore 15:30. Una prima tregua già si è registrata venerdì, quando Forza Italia, ha preso parte ai lavori del Consiglio regionale approvando, insieme al resto della maggioranza, l’assestamento delle previsioni di Bilancio 2024-26. Tuttavia le tensioni nella maggioranza di governo sono rimaste, almeno fino quando il confronto tra il presidente Rocca e gli alleati non arriverà ad una soluzione. Tutto è iniziato con Forza Italia che aveva disertato l’Aula, facendo mancare il numero legale e bloccando di fatto la discussione sulla manovra di bilancio.
A far scattare il pressing su Rocca, dopo le elezioni europee e amministrative, sono stati soprattutto i numeri in Consiglio. Con gli ultimi due innesti, il consigliere Angelo Tripodi e il vicepresidente del Consiglio Pino Cangemi, entrambi ex Lega, il gruppo di Forza Italia è arrivato a contare 7 consiglieri in Aula, a cui si aggiunge Nazareno Neri, in virtù dell’intergruppo con Noi Moderati: numericamente è già il secondo partito davanti alla Lega che conta la sola consigliera, Laura Cartaginese e dietro Fratelli d’Italia (22). E’ da considerare anche che nell’Aula della Pisana il centrodestra vanta in totale 32 consiglieri, più il presidente Rocca, mentre l’opposizione 18: pertanto senza i numeri di Forza Italia verrebbe meno la maggioranza. A fare le spese dell’avanzata di Forza Italia potrebbe essere non solo la Lega, ma anche Fratelli d’Italia. Secondo i bene informati, infatti, le trattative si sarebbero subito chiuse con la rinuncia di un assessorato da parte della Lega e uno da parte di Fratelli d’Italia, a favore di Forza Italia. Ma la Lega, però, non ha intenzione di cedere terreno, anzi minaccia delle ripercussioni in altre regioni d’Italia “dove si governa insieme”. Anche Fratelli d’Italia e il presidente Rocca tengono il punto, cercando soprattutto di mediare. Alcune fonti della maggioranza assicurano, però, che tutto sta avvenendo in uno “spirito costruttivo e collaborativo”, affinché si trovi una sintesi nell’interesse della Regione.
Lo stesso presidente Rocca, nei giorni scorsi, oltre a ribadire che non lascerà la delega alla sanità, ha assicurato che “c’è un dialogo e un confronto ma nessuna crisi. Ho preso atto della richiesta di Forza Italia di avviare un confronto che è in corso, ho chiesto che questo avvenisse in una cornice istituzionale completamente diversa”. Infine, un’altra ipotesi per cercare di risolvere la matassa delle compensazioni tra i partiti di maggioranza, potrebbe essere anche quella dei sottosegretari. L’idea, già circolata subito dopo le elezioni europee, è sostenuta dal consigliere regionale del Lazio di Fd’I, Enrico Tiero. Si tratta di una proposta di legge che porterebbe a una modifica dello Statuto regionale con l’istituzione della figura dei sottosegretari in giunta, due nominati dal presidente Rocca, per farsi coadiuvare nello svolgimento dei compiti inerenti il mandato e nell’ambito delle sue funzioni. Una proposta, però, molto remota e non di facile realizzazione, poiché potrebbe trovare poco sostegno sia nei partiti di maggioranza che dallo stesso presidente Rocca.