Il TAR dice no a Hitachi e dà, di fatto il via libera alla fornitura di 30 nuovi treni della metropolitana di Roma. È questa la novità degli ultimi giorni che arriva dalla seconda sezione del tribunale amministrativo del Lazio, una notizia di grande importanza per il trasporto su ferro della Capitale. Ma andiamo per gradi. Una determinazione dirigenziale del Dipartimento Mobilità e Trasporti-Direzione Infrastrutture Trasporti di Roma Capitale, risalente al 21 dicembre 2021, impostava un Accordo-Quadro con importo complessivo a base di gara di 253.420.461,58 con Construcciones Y Auxiliar De Ferrocarriles (CAF). Oggetto dell’accordo-quadro: 30 treni da destinare alle metropolitane romane.
CAF aveva battuto Hitachi, che a sua volta si era rivolta alla giustizia amministrativa per contestare il metodo di valutazione del punteggio tecnico, per il quale l’Hitachi era stata superata per soli 3 punti proprio da CAF.
Il Tar a suo tempo aveva premesso che le censure sollevate “hanno natura estremamente tecnica e non appaiono, prima facie, implausibili” e che “la verifica sulla corretta attribuzione del punteggio previsto per il criterio qualitativo 5.2 del disciplinare di gara richiede il possesso di cognizioni tecniche specifiche altamente qualificate in materia di affidabilità delle componenti dei materiali rotabili”. Aveva poi ritenuto “necessario disporre una verificazione volta ad accertare se, alla stregua della disciplina di gara, della normativa alla stessa applicabile e dell’offerta tecnica presentata dall’aggiudicataria, l’attribuzione del punteggio all’offerta tecnica di quest’ultima sia da ritenersi affetta, sotto il profilo tecnico, da irragionevolezza”. Oggi, come spiega Odissea Quotidiana, il TAR ha respinto il ricorso dando il via libera ai nuovi convogli.
“Con questa sentenza le procedure di gara potranno proseguire senza ulteriori ritardi, sperando di riuscire a rispettare la scadenza del Giubileo. L’accordo quadro, ricordiamo, prevede la fornitura di 14 nuovi convogli finanziati con parte dei 425 milioni assegnati a Roma nel 2017 dal ministro Delrio ai quali si aggiungono 16 ulteriori convogli, i cui finanziamenti sono stati ottenuti in tempi più recenti grazie al portafoglio statale destinato al Trasporto Rapido di Massa – conclude OQ – Dei 30 nuovi treni complessivamente previsti, 23 andranno sulla linea B in sostituzione dei convogli più vetusti ed i restanti 7 a rafforzo della linea A”.