A Radiocolonna era stata definita “interessante” dal presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale, Giovanni Zannola, la proposta di un nodo di scambio tra la Stazione Tuscolana di Roma e la fermata della Metro A Pontelungo. Un nodo, questo, che rientra nelle tante opportunità a basso costo per ottimizzare i collegamenti tra le infrastrutture su ferro della Capitale. Premessa: per nodo di scambio qui si intende un collegamento diretto che unisca – per esempio – una stazione della metropolitana con una stazione ferroviaria attiva nel servizio urbano operato da Trenitalia. Quello tra Pontelungo e Tuscolana non à infatti l’unico snodo incompiuto che, viceversa, se realizzato darebbe all’utenza l’opportunità di muoversi più agilmente tra le stazioni romane. Perché c’è un’altra zona della Capitale che potrebbe sfruttare i benefici di un collegamento diretto: Libia/Nomentano.
L’opera è citata da Roma Metropolitane, gli studi progettuali risultano completati e si stima che il costo dell’opera possa aggirarsi attorno agli 8,4 milioni di euro.
A spiegare i benefici dell’opera è Odissea Quotidiana, il collettivo di blogger che monitora costantemente lo status – a luci e ombre – del tpl capitolino e che auspica un miglior coordinamento tra Atac e Trenitalia per pubblicizzare e valorizzare i collegamenti tra metropolitane e ferrovie
“Su Libia-Nomentana la mancata interconnessione nasce a causa della variante di progetto che è stata necessaria per la metro B1, che originariamente prevedeva una fermata sotto la stazione FS successivamente cassata a causa delle scarse qualità meccaniche del terreno in favore dell’ulteriore prolungamento a Jonio – spiega OQ – anche in questo caso Roma Metropolitane ha progettato un nuovo sottopasso pedonale di circa 350 metri, attrezzato con tappeti mobili, che dovrebbe collegare la piazza ipogea della stazione della metro con il sottopasso della stazione ferroviaria, passando sotto via di Santa Maria Goretti. Lungo il percorso si attraverserebbe una seconda piazza ipogea situata nell’area attigua all’ex sottostazione elettrica di Libia. La terza piazza potrebbe essere collocata in un’area tra i binari. L’attuale sottopasso di Nomentana FS invece potrebbe essere ristrutturato, valorizzato, reso più sicuro e corredato di zone commerciali. A completamento, un percorso “protetto” condurrebbe fino alle fermate del filobus di via Nomentana”.