M5s contro il nuovo Regolamento del commercio, “torna il far west sui marciapiedi di Roma”

"Evidentemente la lobby delle bancarelle è più forte dell'ambizione a essere una città normale", accusano

Bancarelle a Roma
Bancarelle a Roma

Non piace ai consiglieri capitolini del M5s il nuovo Regolamento del commercio su aree pubbliche firmato dall’assessora Monica Lucarelli, che accusano di aver riportato “le lancette indietro di cinque anni” e  “il far west sui marciapiedi della Capitale”.

“Roma – scrivono in una nota congiunta i gruppi consiliari capitolini M5S e Lista Civica Raggi – è l’unica capitale europea in cui, con enorme fatica, eravamo riusciti a rimettere ordine e a eliminare i suk dai marciapiedi, subendo peraltro minacce di ogni tipo. Con queste vergognose modifiche al Regolamento, in sintesi, si tolgono o si ampliano i limiti al numero dei posteggi; sparisce la famiglia anagrafica come ulteriore limitazione delle licenze; sparisce il tesserino identificativo con Qr code e si mette una carta di esercizio che è inutile; si legittimano gli abusi edilizi; ‘ci si dimentica’ delle licenze anomale; si rende impossibile il controllo di chi opera posticipando la comunicazione del sostituto che può essere chiunque; si toglie la sospensione dell’attività per reiterazione delle violazioni; si dà il 15% di oggettistica ai fiorai, che così potranno vendere di tutto; si consentono 12 cambi turno al mese; si permette agli itineranti di usare qualunque mezzo conforme al codice della strada. Evidentemente la lobby delle bancarelle è più forte dell’ambizione a essere una città normale: l’assessorato ‘al Commercio e alla Legalità’ rimane così solo una chiacchiera su carta”.

 

 

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