Da alcune settimane i romani hanno iniziato a prendere d’assalto lidi e stabilimenti balneari del Lazio. L’ondata di calore – ma anche il semplice e fisiologico desiderio di farsi un tuffo al mare – ha accelerato un processo che, soprattutto a Roma, ha anche forti ripercussioni sulla viabilità. Parcheggiare sul litorale, soprattutto su quello compreso tra Torvaianica e Ostia, è spesso un’impresa e sarebbe importante che ci fosse un sistema di trasporto pubblico efficiente e in grado di togliere le auto dalla Pontina e dalla litoranea.
Un sistema di trasporto valido e competitivo tra Roma e il mare, tuttavia, non c’è mai stato, ma quest’anno la situazione è aggravata da un imprevisto piombato nel periodo in cui cresce la domanda di collegamenti tra la Capitale e il lido. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, per la Roma-Lido, da domani primo luglio, si dovrebbe verificare una riduzione del servizio pari al 13%, dalle attuali 152 corse si passerà a 132 e si viaggerà al massimo con sei treni. Questa riduzione potrebbe causare danni ai bagnanti ma soprattutto ai pendolari che devono spostarsi per lavoro tra la città e la zona marittima. Cosa fare per limitare i danni e cercare di mettere una ‘pezza’ a una situazione che potenzialmente causerà disagi significativi? Quali soluzioni in extremis si potrebbero adottare per fare in modo che l’estate 2021 non sia sinonimo di tregenda per gli utenti della Roma-Lido?
Posto che nessuna soluzione alternativa potrebbe eguagliare in efficacia quella su ferro, a Radiocolonna alcuni blogger del trasporto capitolino hanno cercato di abbozzare qualche possibilità. Il blogger Mercurio, per esempio, suggerisce la possibilità di subappaltare a privati alcune linee bus sostitutive. Le tempi stretti consentirebbero di fare un bando?
“In somma urgenza, in teoria, non ci vuole molto, il tempo di modificare uno dei contratti già fatti e aggiornarlo – spiega Mercurio – Il problema potrebbe essere l’assegnazione fondi, ma credo comunque che si tratti di cifre irrisorie nel complesso del servizio”.
Più pessimista il blogger Tpl Roma, che a Radiocolonna sostiene che vere alternative alla Roma-Lido – anche emergenziali – non ci sono. Molto negativa è anche la prospettiva del comitato pendolari della Roma-Lido, che teme l’effetto “spezzatino ferroviario”, con i treni – pochi di numero – che potrebbero essere costretti a fermarsi a Lido Centro per poi far proseguire il servizio fino al capolinea di Colombo attraverso navette sostitutive.