Categorie: Economia urbana

Metro C: il governo fa dietrofront e stanzia 2,2 miliardi per i lavori fino a Grottarossa

Inizialmente non erano stati previsti nella prima bozza della legge di bilancio, per completare le tre tratte T1, T2 e T3

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Il governo ha recuperato i fondi, non previsti nella prima bozza della legge di bilancio, per completare le tre tratte (T1, T2 e T3) della linea C della metropolitana di Roma. Nei prossimi dieci anni saranno stanziati in tutto 2,2 miliardi per permettere a Metro C di arrivare fino a Grottarossa. Ieri, al testo definitivo della manovra, al capitolo risorse per il trasporto pubblico locale e di massa, si è aggiunto un articolo dedicato all’infrastruttura della Capitale.

I fondi saranno ripartiti in parti uguali negli anni a venire: si parte con 50 milioni per ciascun anno 2023, 2024 e 2025. Si passa ai 200 milioni complessivi suddivisi tra 2026 e 2027. Ancora, per il biennio 2028-2029 ci sono 400 milioni e un miliardo è la somma totale per il 2030 e il 2031. L’ultima tranche del finanziamento, invece, pari a 450 milioni arriverà nel 2032. I fondi serviranno nella fase iniziale per far fronte ai maggiori costi della tratta T3, quella centrale e la cui stazione di Porta Metronia (ex Ambaradam) aprirà entro il Giubileo del 2025. Inoltre, con le risorse così stanziate, sarà possibile avviare la progettazione delle altre due tratte, la T2 che arriva fino a Clodio e Farnesina e per cui si conta di poter effettuare anche gli scavi ispettivi, e la T3 che in futuro raggiungerà la periferia nord della città, fino a Grottarossa.

“Ringrazio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per l’intervento che ha consentito di inserire nella legge di bilancio le risorse per il completamento della Metro C”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a Parigi a margine della presentazione del dossier Expo 2030 al Bie. “È un’opera strategica per la Capitale e per il Paese, e indispensabile per potenziare il trasporto pubblico nel segno della mobilità sostenibile”, ha aggiunto. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patané: “Ringrazio il governo per l’inserimento dei fondi per il proseguimento della Metro C nel bilancio dello Stato e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per l’impegno e la determinazione con cui ha affrontato questa necessità per Roma. I fondi per la Metro C inseriti nella legge di bilancio – ha detto Patané – consentiranno alla linea di arrivare fino a Farnesina, e quindi di poter lavorare per i prossimi anni con la certezza dei finanziamenti sulle tratte T2 e T1, e di far penetrare le talpe a Farnesina, in un’area dove non ci sono abitazioni e dove i flussi di traffico sono notevolmente inferiori rispetto a Piazzale Clodio”.

Dopo le frizioni dei giorni scorsi, con il sindaco Gualtieri che aveva bussato a Palazzo Chigi per chiedere lo stanziamento, così come previsto dal precedente governo, nel centrodestra il deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, ha rivendicato: “Nelle manovre Conte-Draghi non sono mai esistiti fondi specifici per la Metro C di Roma, è bene puntualizzarlo perché in questi giorni sono state dette e scritte troppe bischerate. C’erano fondi per potenziare le metropolitane nelle grandi città, ma nulla di specifico sulla Capitale e quindi il presunto de-finanziamento della Metro C era e resta una bufala. A parte gli striminziti 500 milioni per il Giubileo previsti dal Pnrr e al netto delle fantasmagoriche ricostruzioni di questi giorni oggi, grazie al governo Meloni e alla forza di Roma, il miracolo si compie. Che il Pd rivendichi questa cosa come una sua vittoria sfiora il grottesco”. Per la Lega è intervenuto il capogruppo in Campidoglio, Fabrizio Santori, che ha sottolineato: “Metro C è un elemento infrastrutturale fondamentale per Roma, l’attenzione del ministro Salvini a raccogliere la richiesta di aiuto giunta da cittadini, associazioni, amministratori dimostra la grande attenzione della Lega alle istanze del territorio, la capacità di ascolto e la massima disponibilità a intervenire con incisività e convinzione li dove necessario”.

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