Metro D: Patanè, si cercano due depositi per i futuri treni

Intanto l'auspicio dell'amministrazione comunale è di avviare i sondaggi per lo sviluppo della prima tratta (T1) già nel corso dell'anno

Foto LaPresse 01-07-2013 Roma Cronaca Cittadini del quartiere San Giovanni si mobilitano con petizioni e iniziative contro il taglio di alberi secolari per la costruzione della Metro C

Roma Metropolitane è alla ricerca di due depositi, a nord e a sud della Capitale, per i treni della futura Metro D. È quanto emerso dalla relazione dell’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patané, durante la commissione capitolina Mobilità presieduta da Giovanni Zannola del Partito democratico

Intanto l’auspicio dell’amministrazione comunale è di avviare i sondaggi per lo sviluppo della prima tratta (T1) già nel corso dell’anno. La Metro D avrà un percorso lungo circa 30 chilometri e sarà dotata di 30 stazioni, tra i due capolinea Nomentana Gra e Vigna Murata. La prima tratta T1 va da Nomentana Gra a Nemorense, la T2 da Nemorense a Vigna Murata.

“Il tracciato su cui stiamo ragionando è quello inserito nel Pums – ha detto Patané -. Si tratta di una metropolitana con un carico da 10 a 15mila passeggeri l’ora, con banchine da 75 treni senza macchinisti come sulla linea C”. La società comunale Roma Metropolitane, a cui è stato affidato il compito di verificare le condizioni del progetto del 2010, ha dato “mandato di trovare un deposito per i treni a Nord e un altro a Sud della linea”, ha precisato l’assessore. In questo contesto “nel 2025 vorremmo iniziare i sondaggi di Metro D sulle prime fasi funzionali”, ha aggiunto Patané.

Ad oggi è stata svolta una revisione dettagliata sulla prima tratta. “Per noi dovrebbe arrivare a Nemorense – ha precisato l’assessore – dove abbiamo lo spazio sotterraneo per consentire ai treni di tornare indietro a Nomentana Gra, dove ci sarebbe il deposito. La T1 passa per Talenti e alla quinta fermata incrocia la B1 a Jonio, mentre a Val d’Ala incrocia l’anello ferroviario e va a Nemorense. Sono nove chilometri di metropolitana”.

Sulla seconda tratta T2, invece, ci sono ancora diversi dettagli da definire: si va verso l’eliminazione della fermata San Silvestro al centro storico, per la presenza di beni archeologici, mentre lo scambio con la Metro A inizialmente ipotizzato a Spagna dovrebbe invece essere spostato a Barberini. Lo snodo con la Metro C resta confermato a Venezia, dal momento che la nuova stazione in costruzione è già predisposta in questo senso.

Il vecchio progetto del 2010 prevedeva un investimento di 3,5 miliardi in project financing con Condotte, a oggi il tracciato ipotizzato ha un costo intorno ai 9 miliardi di euro.

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