“I bus elettrici non possono sostituire i tram, in particolare quelli della futura linea Termini Vaticano Aurelio, poiché la loro capacità di portata è inferiore ai convogli tranviari”. A dirlo è l’assessore ai trasporti di Roma, Eugenio Patanè, durante la commissione capitolina Trasparenza, presieduta da Federico Rocca di Fratelli d’Italia.
L’assessore ha ribadito l’intenzione dell’amministrazione comunale di eliminare le linee su gomma 64 e 40 express (in relazione alla pedonalizzazione di piazza Pia che collega Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione), per snellire il traffico che attraversa il centro dalla stazione Termini, in direzione Vaticano. “Vogliamo togliere gli autobus dalla tratta della tranvia Tva, Termini-Vaticano-Aurelio, in quanto i tram trasportano più persone e producono meno rumore. Quella tratta – ha detto l’assessore – è la più utilizzata dai turisti, che scendono a Termini e attraverso una delle linee storiche di Roma, il 64, e il 40 Express, arrivano al Vaticano e a Castel Sant’Angelo. Noi vogliamo eliminare quegli autobus. La tranvia è lo strumento che toglie tutte le linee bus e le sostituisce con una capienza maggiore, hanno una portata di circa 4 mila passeggeri l’ora. Sia il Rapid Transit sia il bus elettrico, al massimo della loro portata, raggiungono invece circa 2.400 passeggeri l’ora, 1600 in meno rispetto a quanto la tranvia può fare. I bus elettrici inoltre producono molto più rumore e vibrazioni rispetto ai tram. Non si può parlare di sostituzione, sono due cose diverse”, ha concluso Patanè.
Quindi Patanè ha ricordato che la tranvia Tva, Termini-Vaticano-Aurelio che questa è anche la volontà del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che ha commissariato l’opera. “Il momento di partecipazione e confronto con associazioni di categoria, quartiere e commercianti sarà fondamentale, ma va fatto su un progetto e non su uno studio di fattibilità economica e finanziaria. Appena sarà affidata la gara, apriremo una partecipazione serrata con tutti”, ha aggiunto.
Riguardo alle procedure di gara, “la stazione appaltante di governo, Invitalia, individuata dalla legge come possibile stazione appaltante per le opere Pnrr, ha concluso le operazioni di aggiudicazione. Non conosciamo i risultati, ma da quello che sappiamo è stata formata una graduatoria delle imprese”.