“Non c’e’ pace per il Settimo Municipio. Da mesi ci battiamo affinche’ Acea risolva il problema della bassa pressione idrica, che lascia privi di acqua interi quartieri. Parliamo di zone molto popolose, come Appio Latino e Don Bosco, che rimangono senza un servizio basilare per la salute, per giunta nel periodo piu’ caldo dell’anno. Ma come se non bastasse, da circa un mese per i cittadini e’ a rischio un’altra fornitura fondamentale: quella elettrica. Le aree di piazza Santa Maria Ausiliatrice, via Muzio Scevola e attigue sono state infatti ripetutamente colpite da blackout durati anche 9 ore, con disagi enormi e persone con ridotta mobilita’ bloccate in casa. Solo di recente l’azienda responsabile ha dato una risposta adeguata, con due generatori e un serio intervento di riparazione”. Cosi’ in una nota Virginia Raggi, gia’ sindaca di Roma e consigliera M5S in Assemblea Capitolina, ed Emanuel Trombetta, capogruppo M5S in Municipio VII.
“Di fronte a questo disastro sorge spontanea una domanda: come puo’ Acea, una societa’ che palesemente fatica a garantire il suo ‘core business’ dei servizi elettrici e idrici, riuscire a gestire anche l’enorme complessita’ di un termovalorizzatore? – continuano i consiglieri – Un impianto che dovrebbe processare la quantita’ immensa di 600mila tonnellate di rifiuti l’anno, con il pericolo di rilasciare nell’atmosfera monossidi di carbonio, metalli pesanti, diossine e una quantita’ di altre sostanze dannose, e che richiede quindi attenzione e manutenzione costanti. O forse Acea e’ troppo distratta da quest’ultima ‘impresa’ per prendersi cura delle necessita’ dei cittadini? Con il livello del lago di Albano in continuo abbassamento, invitiamo l’azienda a riconsiderare le sue priorita’ e a mettere i bisogni dei romani al primo posto”