Prime grane per il Pd nei municipi, al X i Giovani democratici contro le nomine del minisindaco

Raffaele Biondo e Margherita Welyam hanno disertato la seduta del primo consiglio comunale che ha così ratificato la giunta con un numero legale più basso, per recarsi al Nazareno per "chiedere risposte ai dirigenti del nostro partito"

Il presidente del Municipio X di Roma, Mario Falconi, ha presentato la squadra di governo stamattina al consiglio municipale riunito. Alla seduta non hanno preso parte i tre consiglieri che stanno contestando le scelte operate dal minisindaco nella composizione della squadra di governo: i due Giovani democratici, Raffaele Biondo e Margherita Welyam; il consigliere di Sinistra civica ecologista, Marco Possanzini. La seduta ha potuto così ratificare la giunta con un numero legale più basso.

La giunta del Municipio X è così composta: Denise Lancia, assessora alle Politiche Sociali; Giuseppe Sesa, assessore al Bilancio e alle politiche abitative; Angela Mastrantoni, assessora alla Cultura, scuola e politiche giovanili; Antonio Caliendo, assessore alle Attività Produttive e al turismo. Nel corso del consiglio è stato annunciato il passo indietro di Eugenio Bellomo, la cui candidatura era stata contestata insieme ad altre, e l’assegnazione nei prossimi giorni di un assessorato a Europa Verde: in pole ci sarebbe Guglielmo Calcerano di Ev Roma.

I Giovani democratici avevano chiesto un percorso condiviso per scegliere i profili di giunta: richiesta, a quanto pare, non accordata dal momento che venerdì pomeriggio Welyam e Biondo, si sono incatenati davanti alla sede municipale.

Oggi invece di presentarsi al primo consiglio municipale si sono recati al Nazareno, “per chiedere risposte ai nostri dirigenti di partito” e “saremo qui finché non saremo ricevuti dal segretario Enrico Letta e non avremo le risposte che chiediamo da tre giorni”, chiarisco in una nota Biondo e Welyam.

Questa mattina, i due consiglieri dei giovani democratici hanno scritto sui loro social: “Sono un consigliere eletto, ho l’onere e l’onore di rappresentare i cittadini e il territorio e andrò in Consiglio a dare concretezza alle battaglie che negli anni abbiamo perseguito assieme alla cittadinanza. Ma non oggi. Non mi presenterò alla prima riunione del consiglio municipale. Sono amareggiato dalle vicende delle ultime settimane, dalle forzature, dall’assenza di dialogo, dagli insulti alle forme democratiche messi in atto da un Partito locale che anziché cogliere l’elezione di due giovani consiglieri come un’opportunità di discontinuità, ha preferito barricarsi in dinamiche passate, che nulla di positivo possono restituire al nostro territorio. Non posso permettere che quanto accaduto passi inosservato e scompaia in un nulla di fatto”. Poi i due, insieme a una rappresentanza dei Gd, hanno avviato un presidio al Nazareno

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