Nasce l’associazione Florovivaisti Italiani, che riunirà produttori di fiori e piante in vaso, vivaisti, ma anche organizzazioni della filiera e mondo della ricerca.
L’iniziativa di Cia-Agricoltori Italiani, che si è tenuta ieri Roma, ha l’obiettivo di promuovere la “multifunzionalità” del settore, sottolineando l’importanza di piante e fiori nella lotta ai cambiamenti climatici, per migliorare la qualità dell’aria in ambiente urbano e nella cura di importanti malattie.
L’associazione conta oltre duemila aziende associate e punta a sanare un gap rappresentativo sul piano nazionale a cui il settore ambiva da tempo. “Sarà per questo un’associazione aperta a tutti i florovivaisti – ha detto il presidente Aldo Alberto – per essere punto di riferimento in Italia e dar voce alle istanze del settore nel dialogo anche con le istituzioni. Puntiamo all’aggregazione in un’assemblea che auspichiamo sempre più ampia”.
Il florovivaismo rappresenta in Italia il 5% della produzione agricola totale e si estende su una superficie di quasi 30mila ettari, conta 21mila aziende (per 100mila addetti), di cui 14mila coltivano fiori e piante in vaso e 7mila sono vivai.
Il settore vale circa 2,5 miliardi di euro, di cui il 55% va attribuito ai prodotti vivaistici (alberi e arbusti). In Europa, le aziende florovivaistiche contano un fatturato di oltre 20 miliardi di euro e l’Italia, vale il 15% della produzione comunitaria. Tra i maggiori produttori del settore nel nostro Paese ci sono la regione Liguria, seguita da Toscana, Campania e Sicilia.