“In questi giorni siamo costretti ad assistere ad una incredibile fiera di falsità e menzogne, costruita ad arte a danno dei lavoratori del comparto taxi, per stravolgere una realtà che oramai tutti conoscono. Dopo un infinito periodo fatto di continui rinvii e proroghe finalmente si è deciso di scrivere delle norme equilibrate che contribuisco in modo importante a fare chiarezza in un settore devastato dall’abusivismo: nessuno pensi di concedere nuove proroghe o fare delle sanatorie poiché sarebbero considerate come inaccettabili”.
È quanto dichiarano in una nota Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Ati taxi, Associazione Tutela Legale Taxi e Anar ass. Noleggiatori riuniti.
“Tutti sanno che tanti sedicenti imprenditori, con autorizzazioni rilasciate nei più disparati comuni italiani, in dispregio totale delle norme che da sempre regolano il settore, hanno per anni impropriamente fatto i tassisti in grandi città come Roma e Milano – spiegano – Servizio svolto con titoli acquisiti spesso in modo illegittimo, senza bandi di concorso pubblico, senza alcuni dei requisiti necessari o dopo aver già trasferito licenze taxi o autorizzazioni di noleggio, rilasciati per effettuare un trasporto di tipo locale, ma usati quasi sempre in altri territori. Oggi, dopo aver costruito in modo improprio delle piccole fortune, impedendo di fatto alle amministrazioni locali delle principali città italiane di poter pianificare e sviluppare in modo armonico il servizio di noleggio con conducente e quello taxi, nonché di poter far crescere gli operatori regolari, davanti ai controlli che finalmente vengono effettuati, senza alcuna vergogna gridano allo scandalo. Il tutto condito da una pesante azione di disinformazione messa in campo dalla potente multinazionale californiana Uber, con cui si sostiene una presunta e non vera impossibilità di poter lavorare”.