Secondo le previsioni occupazionali elaborate dal Sistema Informativo Excelsior, promosso da Unioncamere in collaborazione con l’Anpal e le Camere di Commercio, in provincia di Roma nel trimestre febbraio – aprile 2019 si prevedono 87.730 assunzioni. L’indagine è svolta con cadenza mensile, con la tecnica di rilevazione CAWI e i dati raccolti riguardano le previsioni occupazionali relativi al trimestre successivo. L’analisi specifica del mese di febbraio indica 27.820 entrate programmate, in regione saranno 34mila e complessivamente in Italia circa 334mila. I dati di previsione registrano un lieve calo rispetto al mese precedente in tutte gli ambiti territoriali, probabile conseguenza delle incognite del clima economico più generale. A livello nazionale, la nostra provincia è, comunque, seconda per numero di possibili entrate, preceduta da Milano con 33.060 assunzioni previste.
Delle 27.820 entrate previste in provincia di Roma, nel mese di febbraio, l’86% si concentrerà nel settore dei servizi (in particolar modo nei servizi operativi, 5.680, nel turismo e ristorazione, 4.220 e nel commercio, 3.600). Gli impieghi proposti sono prevalentemente alle dipendenze (81%); di questi, il 56% a tempo determinato, il 37% a tempo indeterminato e il restante 8% suddiviso tra apprendistato e altro. Essi riguarderanno in prevalenza imprese con meno di 50 dipendenti (60%). Quanto ai profili, i più richiesti saranno così distribuiti: high skill (dirigenti, specialisti e tecnici) con il 29%; professioni commerciali e dei servizi, 24%; operai specializzati e conduttori impianti, 19%; profili generici, 17% e impiegati, 11%.
“I dati Excelsior sulle previsioni di assunzioni nei prossimi mesi – commenta Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – indicano un mercato del lavoro dinamico a Roma e provincia. Emerge anche in prospettiva un forte ricorso al tempo determinato e un calo della richiesta di giovani con meno di 30 anni: due aspetti negativi a cui bisogna prestare molta attenzione. Resta, poi, la difficoltà di reperire risorse qualificate in alcune professioni tecniche, ad esempio nell’ambito delle scienze informatiche. Un maggior utilizzo nel nostro sistema imprenditoriale di queste competenze è fondamentale per cercare un rilancio economico concreto e strutturale dopo anni di pesante crisi”.