Categorie: Economia urbana

No ubriachi su bus e bagni bar sempre aperti ai clienti

Regolamento polizia in Aula a febbraio, M5S prepara emendamenti

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E’ atteso in Aula Giulio Cesare nel mese di febbraio il nuovo regolamento di di polizia urbana. Il testo, approvato lo scorso novembre dalla giunta Raggi, ha introdotto diversi divieti permanenti che però attendono appunto il via libera dell’Assemblea per entrare in vigore: dai bagni nelle fontane storiche all’attività di centurioni e salta-file nel sito Unesco. Ma con il suo approdo in Consiglio il regolamento andrà incontro anche a qualche ‘correttivo’, come la precisazione che il divieto di accesso ai mezzi pubblici per le persone in palese stato di ubriachezza vige se queste creano “disagio o fastidio all’utenza”.

Il documento, al momento, “al fine di tutelare la sicurezza dei viaggiatori”, vieta “sui mezzi pubblici e nei luoghi funzionali al trasporto pubblico” come “stazioni” e “banchine” l’accesso “in stato di palese alterazione psico-fisica a seguito di assunzione di bevande alcoliche e lo sostanze stupefacenti o psicotrope”. La consigliera comunale del M5S Sara Seccia spiega che sarà aggiunta dopo la parola ‘psicotrope’ questa frase “…creando disagio o fastidio all’utenza”.

“Questo per chiarire che qualora un cittadino abbia bevuto troppo è ovviamente permesso e consigliabile prendere i mezzi pubblici invece di mettersi alla guida”, aggiunge la pentastellata. Sempre nel capitolo dedicato ai mezzi di trasporto pubblico un altro divieto è “portare al seguito oggetti che per natura, forma o volume possano risultare molesti o pericolosi per sé o per altri. È fatta sempre salva l’accessibilità dei passeggini per i bambini, dei mezzi per le persone con disabilità e, ove consentito dal gestore del trasporto, dei velocipedi”, è invece precisato. Stop anche alle “esecuzioni canore e/o musicali non autorizzate”, al “mendicare”, al “bere alcolici” a bordo.

Per l’uso dei servizi igienici, il testo prevede l’obbligo per “gli esercenti degli esercizi pubblici di consentire l’utilizzo dei servizi igienici a favore della clientela”. Il presidente della commissione Commercio Andrea Coia sta lavorando ad un altro emendamento per “estendere – come spiega, interpellato in merito – le tutele a tutte le fontane e non solo a quelle storiche”.

Stop anche ad una ‘tradizione’ romana e non solo. Il regolamento approvato dalla giunta, tra le tante previsioni, dispone pure il divieto di “apporre lucchetti e oggetti di qualsiasi altro genere su beni del patrimonio storico, archeologico, artistico o monumentale, elementi dell’arredo urbano, infrastrutture pubbliche”.

noltre, sempre secondo il regolamento, a tutti i cittadini e turisti della Capitale deve essere garantita la “piena e libera godibilità delle fontane storiche”. Per questo motivo è vietato immergervisi anche solo parzialmente, lavare indumenti al loro interno, far abbeverare gli animali, sedersi, sdraiarsi o arrampicarsi su di esse. E’ quanto stabilisce l’articolo 8, che “salva” la tradizione del lancio delle monete nelle fontane, ma prevede che le stesse monete una volta lanciate “entrano in possesso dell’amministrazione capitolina” che ne “stabilisce la destinazione”.

Il regolamento, al pari delle fontane storiche tutela anche i cosiddetti “nasoni” che devono essere fruibili da tutti. E’ quindi vietato danneggiarli, gettarvi oggetti, sversarvi qualsiasi liquido o sostanza, onde evitare il rischio di ostruzione o di contaminazione, utilizzarli per lavare o abbeverare animali, salvo l’utilizzo dei recipienti appositi, attingervi acqua allacciando tubazioni.

E ancora stop al rovistaggio tra i bidoni dell’immondizia. E basta alle pubblicità invasive fuori dai bar, come coni gelato o pezzi di pizza di plastica in formato extra large. E’ quanto si legge negli articoli 17 e 25 dello stesso regolamento. In quest’ultimo articolo si legge che “è vietato soffermarsi nei pressi dei luoghi destinati al conferimento dei rifiuti, senza giustificato motivo.

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