Anche nei giorni del Giubileo della disabilità non tutti gli ascensori e le scale mobili della metro di Roma sono a pieno regime
C’è un Mistero Glorioso che riguarda la Capitale e i suoi mezzi pubblici. E non ha nulla a che fare con questioni religiose e dogmatiche, sebbene ci si ritrovi nel pieno del Giubileo del 2025. Parliamo della tenuta di montascale, ascensori e scale mobili all’interno delle metropolitane di Roma. Una tenuta difficoltosa – per usare un eufemismo – che costringe quotidianamente utenti con mobilità ridotta a vivere un disagio in qualche stazione della linea A, B, B1 o C.
A marzo 2025 Atac – audita nella commissione capitolina che si occupa di mobilità – ha fatto il punto sulla situazione dell’accessibilità nelle metro romane. Risultato: secondo la municipalizzata, funzionerebbero il 94% delle scale mobili e degli ascensori delle metro capitoline. Nonostante l’oggettivo numero elevato di interventi per rinnovare gli impianti, però, la situazione appare tutt’altro che risolta.
A sottolinearlo, come nota a cadenza quasi quotidiana l’attentissimo blogger Mercurio Viaggiatore, è la sezione del sito di Atac che si occupa di accessibilità dove ogni giorno appaiono gli impianti fuori uso:
In questi giorni il mancato funzionamento di alcuni impianti colpisce in modo particolare per via del Giubileo della disabilità che ha avuto luogo proprio ieri e l’altro ieri. I problemi non hanno riguardato solo stazioni periferiche o poco centrali – com’è il caso delle fermate della metro B a Marconi, Laurentina e Magliana – ma anche stazioni centralissime (più frequentate da pellegrini e turisti) come Spagna e Ottaviano. Spesso guasti minori, risolti in poco tempo, ma che testimoniano una fragilità di certi impianti che non garantiscono una totale affidabilità alle persone con mobilità ridotta.
Come nota Mercurio, una di queste (Spagna) era stata anche scelta da Atac in un rendering per rappresentare la Carta dei servizi 2024 come esempio di accessibilità per persone in carrozzina: