Periferie: Veloccia, no a misure emergenziali, si riparta da case popolari

L'assessore capitolino all'Urbanistica interviene sulle misure pensate dal governo per il Quarticciolo, il quartiere della periferia est di Roma inserito nel cosiddetto decreto Caivano bis

L'assessore all'Urbanistica di Roma, Maurizio Veloccia, nel corso della presentazione del piano di investimenti da 100 milioni di euro per riqualificare il litorale romano.

Non servono misure emergenziali ma una riqualificazione continua. E come prima cosa bisogna migliorare lo stato delle case popolari. A dirlo è l’assessore capitolino all’urbanistica, Maurizio Veloccia, in un intervento pubblicato sul dorso romano de La Repubblica, riferendosi al Quarticciolo, il quartiere della periferia est della Capitale, che il governo ha inserito nel cosiddetto decreto Caivano bis.

Veloccia rivendica il lavoro portato avanti dall’amministrazione capitolina nelle periferie della città. “In primo luogo – scrive l’assessore – mettendo in campo una presenza continuativa delle istituzioni, affiancando ai giusti interventi delle forze dell’ordine per combattere spaccio e criminalità, un’azione concreta di governo, perché lo Stato non può essere rappresentato solo dalla muffola di una volante della polizia, ma tutte le istituzioni e le amministrazioni devono assumersi le loro responsabilità”.

Tra gli interventi portati avanti in questi ultimi tre anni, l’assessore ha ricordato i “laboratori di città” permanenti, “con una sede fisica e l’interazione costante con la comunità locale grazie al contributo di ricercatori, a sociologi, architetti insieme alle università. La presenza fisica, l’alleanza con le scuole e il coinvolgimento del territorio sono fattori determinanti e consentono ai cittadini di sentire proprie le opere di riqualificazione, difendere i processi di cambiamento e non opporsi ad essi. Non sono chiacchiere come dimostrano i cantieri a Tor Bella Monaca, Corviale, Porto Fluviale, Cardinal Capranica, S. Maria della Pietà”.

Secondo Veloccia in “questi quartieri totalmente costituiti da case di edilizia pubblica e popolare il primo convitato di pietra è proprio costituito dalla gestione del patrimonio Erp. Il primo punto all’ordine del giorno è dunque migliorare lo stato delle case popolari, sbloccare i fondi, riprendere gli interventi previsti e programmarne di altri”. Un’altra emergenza è rappresentata dal lavoro. Obiettivo per Veloccia “è creare alternative all’emarginazione e al welfare mafioso dei signori dello spaccio. Al Quarticciolo, ad esempio, ci sono tanti ragazzi che hanno trasformato dei locali abbandonati in una palestra popolare dove la rabbia si esprime nello sport come alternativa alla strada”.

L’assessore ha ricordato, infine, i progetti futuri che andranno a toccare il quartiere. “La nuova tranvia sulla Togliatti collegherà il quartiere al centro, i lavori che partiranno per ristrutturare i padiglioni affidati al Teatro dell’Opera potranno fornire nuovi servizi per il territorio, il recupero della Piscina Comunale e del Parco di Quartiere Don Modesto di Veglia potranno garantire nuovi luoghi di aggregazione”.

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