Acea ha presentato la manifestazione d’interesse per la realizzazione del termovalorizzatore di Roma. L’impianto, secondo le previsioni iniziali, sarà destinato all’incenerimento di 600mila tonnellate l’anno di rifiuti indifferenziati.
Ieri a mezzogiorno – data e orario di scadenza previste per la presentazione delle proposte di project financing per la progettazione, costruzione e gestione del termovalorizzatore previsto nel Piano rifiuti di Roma Capitale – il Campidoglio aveva ricevuto una sola proposta da parte del raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Acea Ambiente. Adesso, entro la settimana, a termine della verifica amministrativa della documentazione presentata, verrà costituita la Commissione di valutazione tecnica ed economica del progetto, della quale faranno parte autorevoli esperti.
Il lavoro della Commissione durerà 60 giorni al termine dei quali sarà espresso un parere che sarà alla base dell’indizione della gara per la realizzazione e l’affidamento del termovalorizzatore. La pubblicazione del bando di gara è prevista entro il primo agosto, l’apertura dei cantieri entro luglio del 2024 e l’avviamento dell’impianto entro l’estate del 2026. L’investimento previsto, secondo le indiscrezioni circolate finora, è di 700 milioni di euro, risorse private. Per quanto riguarda i fondi pubblici Palazzo Senatorio potrebbe invece investire, fino al 49 per cento del totale con un tetto di 40 milioni di euro, per gli impianti collegati – cosidetti ancillari – e che consentono la produzione di energia e scarti riutilizzabili.
“È un’altra tappa importante per la realizzazione di un impianto decisivo per la chiusura del ciclo dei rifiuti e la soluzione definitiva di un problema che si trascina da troppi anni”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Siamo soddisfatti perché si procede speditamente secondo la tabella di marcia che ci siamo prefissi – ha aggiunto -. Insieme agli altri impianti di riciclo e al piano per la riduzione dei rifiuti e l’aumento della raccolta differenziata il termovalorizzatore è decisivo per il raggiungimento dell’autosufficienza impiantistica, il superamento delle discariche, l’abbattimento delle emissioni e il miglioramento della raccolta. Alla conclusione dei lavori della commissione e sulla base del suo esame predisporremo il bando di gara, nel quale potranno essere introdotti eventuali elementi migliorativi. A breve sarà inoltre nominato l’Osservatorio indipendente e il suo Comitato tecnico-scientifico che avranno l’obiettivo di monitorare l’impatto ambientale degli impianti e dell’attuazione del Piano. Per la prima volta Roma ha un progetto strategico e organico sui rifiuti, al termine del quale le romane e i romani potranno vivere in una città finalmente pulita come merita”.