Il ministero dell’Ambiente non ha accolto la richiesta di Ama, azienda capitolina per la gestione del ciclo dei rifiuti, per finanziare con fondi a valere sul Pnrr due biodigestori anaerobici, destinati allo smaltimento di 120mila tonnellate annue di scarti organici. Per i due impianti, collocati a Casal Selce, nel Municipio XIII, e a Cesano, nel Municipio XV, erano stati richiesti 80 milioni di euro, più 20 milioni per le strutture collegate necessarie alla selezione. Ma secondo il ministero le risorse destinate a queste spese con il Pnrr sono esaurite. In una nota, il sindaco Roberto Gualtieri, giudica la scelta incomprensibile.
“Il mancato finanziamento con fondi Pnrr dei progetti presentati da Roma Capitale per la realizzazione di due biodigestori anaerobici e di due impianti per la selezione della carta e della plastica è una scelta incomprensibile da parte del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Una scelta frutto di criteri sbagliati che non hanno tenuto conto né della popolazione servita dalle città, né del Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti e dei suoi obiettivi sulla riduzione del gap impiantistico”, afferma il sindaco.
La battaglia contro gli impianti è stata fin dall’inizio cavalcata nei territori dalle forze di centrodestra, e in particolare da Fratelli d’Italia e Lega, oggi al governo del Paese. Esultano gli esponenti di Fd’I nel Municipio XIII: “Auspichiamo che il sindaco Gualtieri e l’assessore Alfonsi decidano, finalmente, di rinunciare a insistere sul quartiere di Casal Selce per la realizzazione di questa tipologia di impianti. Con il mancato finanziamento Pnrr non esistono, intatti, più vincoli rispetto all’allocazione geografica dell’impianto e la giunta comunale non ha più scuse”, ha detto il consigliere di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Trasparenza in Municipio XIII, Marco Giovagnorio.