Non è passata neanche una settimana dal rogo che ha duramente colpito il Ponte dell’Industria, mettendone a repentaglio la stabilità. Una situazione di emergenza che ha dunque portato alla chiusura temporanea dello storico sovrappasso (sia pedonale che per veicoli a motore) inaugurato nel 1863, divenuto negli anni snodo fondamentale per la viabilità del quartiere Ostiense.
Il ponte infatti permette il collegamento con le zone di Trastevere e Garbatella, oltre che un rapido accesso su Viale Cristoforo Colombo. La chiusura di questo importante snodo della viabilità locale ha dunque messo in crisi i tanti cittadini, i quali ora dovranno usufruire di vie “secondarie” sulle quale confluirà la maggior parte del traffico. Stiamo parlando dei vicini Ponte Testaccio e Ponte Marconi. Una situazione di difficoltà che aumenterà dal 15 ottobre, quando torneranno in ufficio i dipendenti statali della Pubblica Amministrazione; si stima un aumento del 22% del traffico nella capitale.
L’aspetto che più preoccupa è però quello che riguarda i tempi della riapertura. Si stimano infatti tempistiche lunghe, nell’ordine dei mesi e non dei giorni. Sarà forse questa la prima grande sfida della quale dovrà farsi carico il prossimo eletto alla carica di sindaco di Roma?