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Poste Italiane: al Centro di Roma – Fiumicino l’innovazione non si ferma mai – VIDEO

Lo smistamento di corrispondenza e di pacchi, 2/3 milioni al giorno, impegnano personale e robot con una organizzazione in continuo sviluppo

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Una continua ricerca di tecnologie all’avanguardia che possano rendere da una parte più efficace il servizio offerto da Poste Italiane e dall’altra aiutare gli addetti a lavorare meglio e disperdere meno energie, così si presenta il Centro di smistamento di Fiumicino (a due passi dall’Aeroporto Leonardo da Vinci). Accompagna la visita di Radiocolonna.it il responsabile Pietro Rusticano, che spiega che cosa avviene quotidianamente in questo Centro fondamentale per le spedizioni cartacee e di pacchi per tutto il territorio nazionale. “All’interno del Centro di Fiumicino – afferma – viene effettuato lo smistamento della corrispondenza, in gran parte in maniera meccanizzata, che poi viene avviata verso i centri di distribuzione che la porteranno al recapito”. 

Insieme al centro analogo situato a Milano, Fiumicino è infatti il maggiore centro di smistamento di corrispondenza, con circa due-tre milioni di invii al giorno, dove lavorano oltre 800 persone su tre turni, mattina pomeriggio e notte, dalla domenica sera fino al sabato mattina.

Il prodotto in ingresso all’interno del Centro di Fiumicino arriva maggiormente da due grandi flussi, ovvero il cosiddetto grande cliente,  che spedisce grandi quantitativi e le “cassette rosse” presenti nelle città. Il prodotto passa innanzitutto all’interno di macchine che fanno un primo smistamento per macro programmi, poi macchine successive arrivano a dividere il prodotto fino al singolo portalettere per giorno di consegna. 

Visitando lo stabilimento ci si rende immediatamente conto del grande livello di automazione, con macchine recentissime che, grazie all’IA ed alle impostazioni programmate riescono a verificare e suddividere i prodotti postali. In alcune aree operano i robot, che muovendosi autonomamente (seguendo dei QR Code presenti sulla pavimentazione) trasportano i pacchi e le lettere che poi un operatore seleziona e mette su un rullo trasportatore, che a sua volta li fa cadere all’interno di appositi carrelli. 

La spinta all’innovazione è seguita alla crescita esponenziale dell’e-commerce, dovuta alla pandemia, che inevitabilmente ha cambiato le abitudini dell’utenza. “Possiamo certamente dire – afferma Rusticano – che i due anni di emergenza hanno contribuito ad accelerare la propensione dei cittadini alla scelta del commercio elettronico. Poste Italiane, però, avendo già avviato da anni il nuovo modello organizzativo join delivery, era già pronta a sostenere gli incrementi della domanda nel settore pacchi. Pensi che in particolari periodi di picco il Centro lavora una quota media giornaliera di 45.000 pacchi al giorno, con punte che toccano i 70.000 “pezzi”. Tutto ciò grazie agli investimenti in tecnologia che consentono di automatizzare i processi ma al tempo stesso consentono alle persone di lavorare in sicurezza e garantiscono una qualità del servizio maggiore. Poste Italiane, in ogni caso, investe anche nelle risorse tant’è che nei periodi di picco di lavoro l’Azienda provvede ad assumere personale per ottimizzare gli organici in relazione alla domanda’’. 

A conclusione della visita il responsabile del Centro tiene a sottolineare come Poste Italiane sia un’azienda che offre una vasta gamma di servizi, ma nessuno a scapito di un altro. “Il servizio di consegna di corrispondenza è uno dei pilatri del modello di business integrato di Poste Italiane ed è un settore dove certamente continueranno gli investimenti per essere sempre all’avanguardia’’.

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