Categorie: Economia urbana

Quando miglioreranno le frequenze della Metro C di Roma?

Importanti novità su frequenze, revisioni e su come sarà il servizio quando apriranno le nuove stazioni

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Sono state settimane importanti per la Metro C di Roma. In un’importante commissione trasporti  che ha avuto luogo qualche giorno fa, sono state prospettate novità importanti per il futuro della linea. Soprattutto su due punti fondamentali: l’impatto delle revisioni sullo stato del servizio e come saranno le frequenze, anche in previsione dell’apertura delle nuove stazioni. La frequenza è infatti il vero tallone d’Achille della terza metropolitana della Capitale: nei casi migliori 8 minuti, che la rendono più una ferrovia urbana che una scattante e moderna metro. Salviamo la Metro C – comitato molto attento a tutte le vicissitudini che riguardano la linea – ha commentato i dati e le riflessioni desumibili dalla commissione capitolina. Con spunti e dati molto interessanti sullo stato delle revisioni e sulle future frequenze, al fine di garantire un servizio valido durante il Giubileo ma migliorare la situazione a partire dal 2028.

“La prima importante notizia è che sono iniziate le attività di revisione generale sui 13 treni. Al fine di garantire la disponibilità dei rotabili durante il Giubileo la revisione è stata divisa in due tranche.

La prima tranche, in corso e che si concluderà entro fine anno, sta riguardando la revisione dei carrelli e altri piccoli apparati. Grazie alla disponibilità di una muta di carrelli provenienti dal convoglio incidentato, sarà possibile mantenere i treni oggetto di revisione in esercizio a eccezione dei tempi di smontaggio e rimontaggio dei carrelli che impiegano una quindicina di giorni – spiega il comitato – nel 2026 inizierà la seconda tranche, quella più lunga e complessa, nella quale saranno revisionati l’intera cassa e tutti gli altri equipaggiamenti. Richiederà almeno 3-4 mesi a unità con 2-3 treni che usciranno contemporaneamente dall’esercizio. La revisione di tutti e 13 i treni della Linea C sarà completata nel corso del 2027. Come già accade oggi sulle linee A e B nel corso del 2026 si inizierà a viaggiare sui treni rimessi a nuovo, sperando sia l’occasione per risolvere i problemi degli schermi e di malfunzionamento dell’aria condizionata in alcuni vagoni”.

Ma quando bisognerà attendere, allora, per vedere frequenze migliori?

“Per frequenze da vera metropolitana bisognerà, però, aspettare il 2028. L’ordine della fornitura di 17 nuovi treni è partito da qualche settimana e serviranno 2-3 anni, tra costruzione e collaudi, per vedere il primo treno in linea – commenta Salviamo la Metro C – Fino ad allora le frequenze della linea continueranno ad essere limitanti. Attualmente Atac sta mandando in linea, nel caso migliore, 9 treni la mattina e 8 il pomeriggio per garantire una frequenza media di circa 8 minuti, con un parco rotabile che conta attualmente 11 treni. Un treno, infatti, sarà fino a giugno nella piena disponibilità del Contraente generale per il collaudo della nuova tratta fino al Colosseo, successivamente serviranno tre treni ma soltanto in orario notturno”.

Il comitato, infine, affronta un altro tema spinoso, che provoca una certa preoccupazione tra gli utenti: con l’apertura delle nuove stazioni, c’è il rischio che la frequenza possa abbassarsi ulteriormente?

“Con Colosseo le frequenze rimarranno invariate mettendo in linea un treno in più: 10 treni la mattina e 9 il pomeriggio. Per quella data il parco rotabile tornerà al completo, 13 treni, ma bisognerà sempre escludere i 2-3 che andranno in revisione – conclude – È, infatti, in corso il recupero del treno incidentato, inserito nell’appalto della revisione generale. Attualmente si attende dal costruttore l’arrivo della nuova muta di carrelli”.

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