Quando nasce la Metro B di Roma?

Storia e aneddoti della prima metropolitana della Capitale

La Metro B è la prima metro di Roma. Nonostante il nome suggerisca il primato temporale della Linea A, la sua realizzazione è successiva a quella della linea nata per collegare il centro di Roma con l’EUR.

La linea B, infatti, fu progettata durante il fascismo per collegare il centro cittadino con l’E42 (l’EUR) in previsione dell’Esposizione Universale del 1942.

Tuttavia la guerra bloccò i lavori e l’inaugurazione si tenne nel 1955, nell’Italia ormai repubblicana. A presenziare l’evento a Termini c’erano – tra gli altri – il presidente della Repubblica Luigi Einaudi e il cardinale vicario di Roma.

La prima versione della linea B di Roma andava da Termini a Laurentina passando per Cavour, Colosseo, Circo Massimo, Piramide, Garbatella, San Paolo, Magliana, Palasport, Fermi e Laurentina.

La seconda – attiva solo dal 1990 – completava la tratta da Termini a Rebibbia.

Un occhio attento noterà che nella lista delle fermate manca la stazione Marconi, inaugurata a metà degli anni ’90 in concomitanza con l’inizio della percorrenza dei treni della Linea B su una sede propria. Prima del ’94 marciavano sui binari della Roma-Lido.

E la B1?

Del prolungamento da Bologna fino alle aree della Nomentana più vicine al GRA si inizia a parlare già negli anni ’80, tanto che la stazione Bologna venne fatta su due piani differenti proprio per consentire lo sviluppo di itinerari diversi. La tratta tra Bologna e Conca d’Oro è stata inaugurata nel 2012, il capolinea Jonio nel 2015.

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