“Roma Capitale sta lavorando al recupero dei Rifiuti e sulla flotta dei mezzi, considerando che e’ ridotta e con mezzi vetusti. Nel mese di dicembre ne sono gia’ arrivati una ventina. A partire da marzo dovrebbero arrivare 15 mezzi al mese fino a giugno. Stiamo attivando inoltre altri appalti per comprare i mezzi piccoli”. Lo ha annunciato la sindaca di Roma Virginia Raggi a margine di una conferenza in Campidoglio.
Intanto la Cgil si dice preoccupata per la citta’ e i lavoratori Ama:”Siamo molto preoccupati per le condizioni in cui versa la capitale. Non lo meritano i romani e non lo meritano gli operai, che quei giganteschi cumuli ammassati nelle strade li raccolgono manualmente”. E’ quanto si legge in una nota di Cgil e Fp Cgil di Roma e del Lazio. “Il sistema dei rifiuti e’ un buco nero – continua il testo – e, dopo i timidi passi in avanti della fine del 2019, abbiamo registrato ancora immobilismo. Domani, all’incontro con i sindacati sulle partecipate convocato dalla sindaca Raggi, chiederemo cosa si stia facendo per uscire dall’impasse sui bilanci di Ama, visto che persino la promessa di approvare il consuntivo 2017 entro la fine dell’anno scorso e’ stata tradita”.
“Il nuovo amministratore unico di Ama Stefano Zaghis – aggiungono i sindacati – ha impiegato molto tempo a ridisegnare macro e microstrutture, a spostare pedine, ma non ci sembra abbia influito positivamente dal punto di vista operativo. Al contrario registriamo un’enorme difficolta’ nella raccolta stradale dei cassonetti, con una media di disponibilita’ di mezzi molto bassa. Intorno al 50%, con autorimesse ben sotto questa soglia”. “Le relazioni industriali in Ama sono alla paralisi, una paralisi senza precedenti e senza risultati – conclude la nota – Ci aspettiamo da Zaghis un’inversione di rotta, un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze aziendali, visto che la situazione richiederebbe dialogo e non certo la chiusura di questi mesi. Le fasi di crisi sono state sempre superate coinvolgendo i lavoratori, mai con scelte indecifrabili e assunte nelle chiuse stanze. Dalla Giunta invece ci aspettiamo una risposta politica chiara, perche’ c’e’ qualcosa di incomprensibile nella stasi sui bilanci e nei continui annunci mai seguiti da un singolo fatto, vista anche l’imminente chiusura di Colleferro e tutte le ricadute che comportera’”.