Recuperata una ex rimessa Atac di ben 6mila metri quadrati. Ma il mercatino di Natale lascia l'amaro in bocca
Sono ben 6mila i metri quadrati a disposizione della cittadinanza romana grazie all’azione di “rigenerazione urbana temporanea” realizzata in un deposito Atac, dimesso da oltre 20 anni, nel quartiere appio-tuscolano, fra piazza Ragusa e la fermata metro di Ponte Lungo. Con questo diventano tre le rimesse Atac prima abbandonate e poi riconvertite: oltre al “Ragusa Off”, tale è il nome della struttura battezzata oggi dalla sindaca Virginia Raggi, il ‘Pratibus’ a piazza Bainsizza e prossimamente la rimessa di San Paolo.
L’operazione, a valle di una gara pubblica, è gestita da Ninetynine Urban Value, che ha un contratto con Atac, e si è fatta carico di tutti i costi, con un investimento complessivo di circa 1milione e 300 mila euro. La società versa un canone all’Atac e una percentuale sui ricavi degli eveti svolti nel “Ragusa Off”.
Gli eventi in programma sono anche installazioni in collaborazione con la Galleria d’arte moderna e contemporanea; oltre 300 le richieste pervenute e dal 12 al 14 aprile si svolgerà “La città della pizza 2019”, format ideato da Vinòforum.
Per l’intanto, si è cominciato con “The Christmas City”: un mercatino di Natale che lascia un po’ di amaro in bocca. Non si tratta altro che di una lunga sequela di rivenditori di ‘vintage’, ovvero abiti di seconda mano, bigiotteria, piccolo artigianato, modernariato di non eccelsa qualità… Insomma tutte le cose che si possono trovare in mille altri luoghi. Interessante l’ampia parte dedicata alla cultura giapponese, con workshop a tema, spettacoli e tradizioni del paese del Sol Levantee immancabile mercatino. Ma anche qui – fatta salva la contaminazione, sempre importante – sembra mancare il ‘valore aggiunto’.
Chi entra – pagando un abbordabile biglietto di 3 euro – si trova davanti questo enorme spazio che, più che recuperato, sembra solo ripulito (e certamente non è poco), ma la sensazione che si possa fare di più e di meglio è ben presente. Tralasciando il confronto con Londra, o con Parigi, dove spazi di questo tipo sono stati recuperati in mille meravigliosi modi (qui “N’ce stanno manco le finestre”, come un esponente di un comitato di quartiere ha contestato alla sindaca Raggi), la cittadinanza merita qualcos’altro. Probabilmente è solo l’inizio, e bisogna dare il massimo della fuducia ad operazioni di questo tipo che comunque consentono una certa rigenerazione urbana. Ma l’impressione è che questo mercatino in questo immenso spazio sia una mezza delusione. Anche il povero Babbo Natale che dava il benvenuto alla sindaca faceva del suo meglio, ma aveva un’aria davvero dimessa…