Il presidente di Unindustria Lazio Camilli indica le cinque le priorità che gli industriali consegnano a chi vincerà le prossime elezioni regionali
Sono cinque le priorità che gli industriali del Lazio consegnano a chi vincerà le prossime elezioni regionali: consapevolezza industriale, efficienza amministrativa, appeal del territorio, competitività delle imprese e qualità del lavoro, visione e ruolo della regione. “Abbiamo incontrato i candidati alla Regione”, ha detto il presidente di Unindustria, Angelo Camilli in una conferenza stampa, “ai quali abbiamo consegnato la nostra posizione. La campagna elettorale è incentrata molto su alcune tematiche con Sanità e Rifiuti e occorre portare la discussione sul fatto che la nostra Regione ha anche una forte vocazione industriale. Bisogna aumentare la consapevolezza in chi amministra i nostri territori che la politica industriale è di assoluta importanza ed è imprescindibile per la nostra Regione”.
Camilli ha dettato una sorta di agenda. “Abbiamo tanti settori industriali di assoluta eccellenza, come quello farmaceutico, che rappresenta il 38% dell’export nazionale, il settore digitale’ che rappresenta il 50% dell’export italiano, il settore della Difesa e dell’aerospazio, energia, cinema e audiovisivi, così come l’automotive, senza dimenticare il turismo”. Sarà bene, insomma, che i candidati alle regionali nel Lazio, prendano nota.
Sulla prima priorità, gli industriali del Lazio chiedono impegni per strutturare interlocuzione e confronto sulla pianificazione delle risorse e sulle misure economiche, valutare puntualmente gli impatti diretti dei provvedimenti legislativi e dei procedimenti amministrativi su operatività e investimenti e favorire l’armonizzazione fra normativa nazionale ed europea ed interventi legislativi regionali e locali (ad esempio sulle comunicazioni elettroniche). Ma anche aumentare il grado di conoscenza delle vocazioni territoriali e delle esigenze per settori e filiere e sostenere la crescita delle Pmi, valorizzare e attrarre gli investimenti delle Grandi Imprese e delle Multinazionali.