“Più dati, usati meglio e di più per una migliore qualità della vita, maggiore competitività e servizi più accessibili”. È questa, in sintesi, l’azione programmatica alla base della nuova Agenda Digitale del Lazio 2022-2026 presentata oggi dal Vice Presidente, Daniele Leodori, e dall’assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio, Roberta Lombardi.
Al via oggi anche la consultazione pubblica on line sul sito web dell’Agenda Digitale regionale (https://agendadigitalelazio.lazioinnova.it) rivolta a tre principali categorie di destinatari – cittadini, imprese ed Enti Locali – che potranno esprimersi sulle cinque macro-aree strategiche e di azione dell’Agenda Digitale: Infrastrutture abilitanti; Cybersecurity; Cultura digitale e competenze digitali delle persone; Accessibilità alla tecnologia; Design dei servizi e delle relazioni, fruibilità dei servizi e semplificazione dei processi. “Con la nuova Agenda facciamo fare un significativo balzo in avanti alla capacità digitale del Lazio, definendo le strategie di sviluppo e innovazione per i prossimi 5 anni. I nostri sforzi sono orientati a condurre i cittadini, le imprese e gli Enti locali della nostra regione verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Un percorso condiviso, diretto a implementare una comune strategia finalizzata a rafforzare e sviluppare la competizione digitale, individuando priorità e modalità di intervento utili a creare uno spazio tecnologico più tutelato ma anche, allo stesso tempo, più aperto” ha detto Leodori.
“Con l’avvio della consultazione pubblica in rete iniziamo subito a raccogliere i contributi dei vari attori coinvolti. Un processo partecipativo che nelle prossime settimane proseguiremo anche con una serie di incontri e iniziative nei territori del Lazio per recepire input e osservazioni utili a migliorare la nuova Agenda Digitale regionale. Fondamentale il tema delle competenze digitali. Lo stesso Pnrr, infatti, prevede una misura specifica, per 135 milioni di euro complessivi in tutta Italia, per i cosiddetti punti di facilitazione digitale, per favorire la formazione per quelle persone che difficilmente vi hanno accesso, come persone anziane o a bassa scolarità. Per questo oggi annuncio che come Regione Lazio abbiamo chiesto in Conferenza Stato Regioni di includere in questo percorso formativo per lo sviluppo delle competenze digitali anche i percettori del Reddito di Cittadinanza, affinché questi possano avere maggiori possibilità per ricollocarsi nel mondo del lavoro” ha spiegato Lombardi.
Tra gli obiettivi principali da raggiungere entro il 2026, stesso orizzonte temporale previsto dal piano di investimenti del Pnrr: colmare il gap digitale, rendendo digitalmente abile almeno il 70% della popolazione; raddoppiare la popolazione in possesso di competenze digitali avanzate; incrementare del 50% la quota delle micro, piccole e medie imprese che utilizzano specialisti ICT; raggiungere almeno il 65% di popolazione che utilizza servizi pubblici digitali; elevare all’80% la percentuale di popolazione che utilizza Internet.