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Regione Lazio: ancora tensioni in giunta, Forza Italia pronta a ritirare assessori

"Il mio partito ha posto un problema di cambiamento di numeri all'interno del Consiglio regionale", ha spiegato il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Claudio Fazzone

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Continuano le tensioni nella giunta regionale del Lazio. Dopo lo strappo di Forza Italia, le tensioni sembravano rientrate e il discorso sul cambio di equilibri interno alla coalizione era stato rinviato a settembre. Ora invece il partito valuta la possibilità di ritirare i propri due assessori in giunta (Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni), pur garantendo il sostegno esterno alla maggioranza.

“Stiamo lavorando per cercare di migliorare la situazione in Regione e renderla più propositiva e unitaria. Non abbiamo chiesto nulla, perché spetta al presidente Rocca e al partito di maggioranza, Fratelli d’Italia, proporre delle soluzioni. Il mio partito ha posto un problema di cambiamento di numeri all’interno del Consiglio regionale”, ha spiegato all’ agenzia Nova il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Claudio Fazzone. “È chiaro che se dobbiamo stare all’interno di una coalizione, nella quale non ci vengono concessi dei ruoli dove lavorare per rafforzare il consenso di FI e della stessa coalizione, siamo pronti a rimettere anche i nostri due assessorati, continuando a sostenere la maggioranza e il programma elettorale per cui siamo stati eletti. Questo a dimostrazione, rispetto a chi diceva il contrario, che non ne facciamo una questione di poltrone”, puntualizza il senatore.

Il punto centrale, secondo Fazzone, sono le richieste avanzate da Forza Italia a seguito dell’aumento dei consensi e anche a una maggiore rappresentanza del centrodestra in consiglio regionale. Nel complesso nell’Aula della Pisana il centrodestra a oggi vanta in totale 32 consiglieri, più il presidente Rocca, mentre l’opposizione ne conta 18 anziché i 20 inizialmente eletti. Infatti, tra i nuovi ingressi che hanno portato il gruppo di Forza Italia da 3 a 7 consiglieri, se 2 provengono dagli alleati, e in particolare dalla Lega, altri 2 arrivano dalle fila dell’opposizione e precisamente dal Movimento 5 stelle. Forza Italia, inoltre, in virtù dell’accordo intergruppo con Noi Moderati, si è assicurata anche il sostegno del consigliere Nazareno Neri. Al momento, quindi, dopo Fratelli d’Italia (22 eletti), Forza Italia numericamente è il secondo partito in Aula, davanti alla Lega che ha una sola consigliera. E in giunta, i due gruppi sono rappresentati da due assessori a testa.

“C’è una situazione mutata, in Consiglio regionale Forza Italia è cresciuta con l’adesione di consiglieri provenienti da altri partiti: questo significa che siamo attrattivi e rafforziamo, di conseguenza, il consenso di tutto il centrodestra – sottolinea Fazzone -. Quindi, al presidente Rocca e a Fratelli d’Italia, che ha il ruolo di padre di famiglia della coalizione, abbiamo posto un problema di considerazione per ciò che stiamo facendo per rafforzare tutto il centrodestra: spetta a loro proporre delle soluzioni e noi valuteremo il da farsi. I nostri due assessori devono essere messi nelle condizioni di lavorare serenamente sullo stesso piano degli altri partiti per rafforzare l’azione amministrativa. Non si può pretendere dai nostri consiglieri regionali di essere presenti per il numero legale e la votazione dei provvedimenti in Aula senza avere una considerazione politica e amministrativa”.

Tra le ipotesi percorribili ci potrebbe essere una redistribuzione delle deleghe con un rafforzamento dei due assessorati che Forza Italia già detiene, o anche due assessorati in più per Forza Italia a spese uno della Lega e l’altro di Fratelli d’Italia. Altra possibilità, ma molto remota, è la presidenza del Consiglio regionale a Pino Cangemi, nel caso in cui Antonello Aurigemma approdasse in giunta. Tuttavia il primo banco di prova in Aula sarà a settembre in occasione della ripresa della discussione sul Documento di economia e finanza regionale 2025, rimandata prima della pausa estiva. Nei prossimi giorni il presidente Rocca potrebbe formalizzare un proposta di accordo politico. Lo stesso Fazzone è ottimista: “è una discussione in corso, abbiamo parlato dei metodi e dell’azione amministrativa, dove c’è una sensibilità comune – riferisce Fazzone -. L’azione amministrativa deve essere condivisa e partecipata, fondamentale all’interno della coalizione. Per gli incontri che abbiamo fatto, sono ottimista che si possa trovare un accordo definitivo prima che il Consiglio si riunisca. Noi siamo sempre responsabili e corretti. Non ci sono dissapori in maggioranza e con il presidente Rocca, ma si è posto un problema di verifica”, conclude.

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