Il trasferimento dei primi poteri dalla Regione al Comune. Con una legge da approvare alla Pisana già a gennaio per iniziare a devolvere le prime competenze su urbanistica, commercio e turismo. Un asse per accelerare la progettazione delle opere da finanziare con il Pnrr. Con in primis investimenti in sanità in periferia e per gli impianti per i rifiuti che mancano alla Città eterna, Oltre a voler sottolineare all’esterno un legame politico, che non è stato messo a dura prova dai tanti sommovimenti all’interno della sinistra romana. Ieri, riferisce ‘Il Messaggero’, vertice di oltre un’ora in via Cristoforo Colombo tra Nicola Zingaretti, presidente del Lazio, e Roberto Gualtieri, sindaco di Roma.
In un post il governatore ha scritto: “Al lavoro per il 2022 insieme a Roberto Gualtieri: Pnrr, investimenti, collaborazione Regione-Comune, poteri e competenze, periferie. Per migliorare la vita delle persone”. E, come detto, l’accordo principale riguarda proprio il trasferimento delle competenze (amministrative) tra la Pisana e il Campidoglio, in attesa dei poteri (legislativi) che il Parlamento dovrebbe dare al primo cittadino con una più sostanziale (e sostanziosa) riforma costituzionale.
Stando agli accordi tra Zingaretti e Gualtieri, a gennaio il Consiglio regionale del Lazio approverà una legge per trasferire a Roma le prime competenze in materia di urbanistica, commercio e turismo. Il Campidoglio vorrebbe anche ottenere poteri sui trasporti e sulla formazione per costituire un’agenzia per il Lavoro, come inserito nel programma elettorale di Gualtieri.
Si stanno facendo ragionamenti anche sulla gestione del Tevere e sui Beni storici. La cornice comunque – la legge – c’è, mentre è da costruire il passaggio anche delle risorse, perché molti veicoli di finanziamento sono collegati ad altri fondi di natura nazionale. Di conseguenza, ci dovrebbe essere anche un parere del governo.
Sul fronte della riforma Costituzione, con una modifica all’articolo 114 per dare a Roma alcune competenze delle Regioni, si registra invece un sostanziale stallo, legato anche al semestre bianco e alle trattative per l’elezione del futuro del presidente della Repubblica.
Intanto il 13 gennaio è atteso in commissione Affari costituzionali della Camera il sindaco Gualtieri; dopo la sua audizione, il comitato ristretto che sta scrivendo il testo della riforma, dovrebbe presentare il testo da portare in Parlamento.
Al centro dell’incontro tra Zingaretti e Gualtieri anche il Pnrr. La Regione è pronta a dare una mano al Campidoglio, che pur avendo creato un’apposita direzione perle opere e le attività da finanziare con il piano nazionale di ripresa e resilienza, sconta un deficit di persone per la progettazione e i ritardi ereditati dalla precedente giunta. In quest’ottica la Pisana dovrebbe assumere una settantina di esperti e tecnici.
Già questa mattina la giunta del Lazio dovrebbe approvare i primi progetti e tra questi ci sono tre linee d’intervento che avranno ricadute su Roma: 695 milioni di euro per la sanità digitale e le nuove strutture, 240 milioni per l’edilizia pubblica e 261 per la mobilità. Sul primo fronte il Campidoglio attende soldi per il potenziamento della rete sanitaria in periferia: in quest’ottica ieri è stato approvato un protocollo con le tre Asl cittadine per trovare spazi per le future case di comunità e gli altri sportelli di prossimità.
Nel loro dialogo Zingaretti e Gualtieri avrebbero fatto anche un velocissimo accenno alla gestione dei rifiuti e agli impianti da costruire, che mancano a Roma. Dalla Regione fanno sapere che sono pronti ad accelerare tutte le autorizzazioni necessarie, mentre tra il Campidoglio e la Città metropolitana è ripartito il lavoro per individuare le aree bianche dove collocare una o più discariche. Sempre ieri, intanto, vertice tra Ama e il Comune per delineare la lista di siti da finanziare con il Pnrr: la lista sarà pronta entro la metà di gennaio.