Regione: nel governo Rocca spunta l’ipotesi di due tecnici per Sanità e Bilancio

Il ruolo dei due assessorati è fondamentale per portare a compimento uno dei cavalli di battaglia del governatore di centrodestra, l'abbattimento delle liste d'attesa per i servizi sanitari

Due figure tecniche per le deleghe alla Sanità al Bilancio. È questa l’ipotesi che circola nelle ultime ora sulla  squadra di governo del nuovo presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

I due assessorati sono entrambi fondamentali per raggiungere l’obiettivo sbandierato per tutta la campagna elettorale: abbattere le liste d0’attesa nei servizi sanitari. Gli ultimi dati sul Lazio, che risalgono al giugno scorso, parlano di una situazione critica: oltre un milione e centomila persone in attesa per una visita o intervento. Fino all’estate scorsa, nello specifico, erano in attesa, a causa delle priorità dettate dalla pandemia, 684.890 prestazioni ambulatoriali, 15.725 interventi chirurgici e oltre 430.662 screening oncologici. L’obiettivo della Regione Lazio era quello di recuperare almeno al 90 per cento entro il 31 dicembre del 2022, con uno stanziamento di 48 milioni (Pnrr) – suddiviso in 35,3 milioni per le visite specialistiche ambulatoriali; 9,9 milioni per gli interventi chirurgici; 2,6 milioni per gli screening oncologici – ma la campagna elettorale ha congelato tutto.

L’ex presidente della Croce Rossa ha dato ampio spazio al tema della Sanità in campagna elettorale, pungolando l’avversario di centrosinistra per il suo ruolo di assessore nella giunta Zingaretti, è naturale quindi pensare che da qui partirà nel suo lavoro da neo governatore. Ma dovrò farei conti, letteralmente, con un passaggio fondamentale per qualsiasi piano di riforma sei servizi sanitari: l’approvazione del bilancio, quando si dettano le priorità degli interventi. Va quindi considerato che il primo bilancio dell’era Rocca non arriverà prima della fine di quest’anno e che sarà in parte vincolato da scelte e da impegni presi negli anni precedenti.

Per questo Rocca pensa di affidare le due deleghe (Sanità e Bilancio) a dei tecniche che possano accelerare un primo intervento sulle liste d’attesa. Anche se non è ancora escluso che possa avocare a se la delega alla Sanità.

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