Ricchezza e Pil, bene Roma e Lazio. Ma il lavoro è precario

L’indagine dell’Istat vede un buon andamento del reddito rispetto alle altre regioni. Per Cgil e Uil però troppi contratti part time

Con 34,5 mila euro, il Lazio si conferma la prima regione del Centro in termini di Pil per abitante, seguita dalla Toscana con 31,2mila euro. Lo afferma l’ultimo rapporto Istat sulle differenze territoriali e sui dati dell’economia del 2021. A sentire i sindacati, però  preoccupa l’andamento del lavoro.

Bene l’economia e il reddito delle famiglie di Roma e Lazio

Il reddito delle famiglie del Centro ha sperimentato una crescita del 3,9%, superiore alla media nazionale, trainata essenzialmente da Lazio (+4,3%) e Umbria (+4,0%); di entità minore l’aumento del reddito in Toscana (+3,5%) e Marche (+3,2%). Dunque, se il 2021 è stati un annoi felice, si può presupporre che lo sia anche il 2022. Tuttavia bisognerà vedere quale sarà l’impatto dell’inflazione, considerato che a Roma alla fine di quest’anno la crescita dei prezzi sarà attorno al 12%.

Il lavoro è precario

Dunque, tutto bene? Forse, perché i sindacati che il 16 dicembre erano presenti alla manifestazione contro la manovra a piazza Madonna di Loreto vedono una situazione piuttosto statica sul fronte del lavoro . A settembre la Regione Lazio ha approvato una legge per erogare incentivi fino a 14 mila euro per assumere giovani e donne.

Uil: troppo lavoro part time 

 “Roma è in sostanza in linea col resto del Paese per quanto riguarda il lavoro – ci ha detto Alberto Civica, segretario generale Uil Lazio e Roma  – Quindi abbiamo un problema che è l’occupazione prevalentemente precaria, quindi è vero che crescono i contratti ma sono quasi tutti precari. Bisogna verificare quante sono le ore lavorate perché il rischio è che aumentano i contratti ma soprattutto il lavoro part-time. Questo provvedimento sulla detassazione dei premi alimenta il part-time. Noi stiamo cercando di premere sul Comune in primis e anche Sulla regione perché il Pnrr o i grandi enti dovrebbero portare un’occupazione dignitosa, di qualità. E questa è una delle ragioni per le quali abbiamo fatto abbiamo concorso a fare una legge regionale sugli appalti in Regione, che dovrebbe riuscire proprio a mettere in moto questo meccanismo”.

Cgil: dal governo solo misure che aumentano il precariato 

Per Michele Azzola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio “continuiamo a perdere occupazione, buona stabile lavori di qualità e la gente è costretta a fare lavoretti. I dati, dal commercio al turismo, dimostrano che non c’è una prospettiva per i giovani, e la manovra togliendo il reddito di cittadinanza, allargando i voucher, aumentando la flat Tax spingerà ancora più in quella direzione. Questo è il dato preoccupante di questa manovra. Comune e regione stanno provando a fare per quanto di competenza. Stiamo realizzando un’importante internalizzazione di alcuni servizi che danno stabilità alle persone che si occupano delle scuole con la Regione, stiamo provando a parlare di occupazione di qualità ma in assenza di un confronto col Governo che metta fine allo scempio del lavoro sarà difficile cambiare la tendenza”.

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