Rifiuti: Alfonsi risponde a Franco, “ristori ambientali sono per tutta la città, non per un singolo Municipio”

Il presidente del Municipio Roma VI ha chiesto di avere la disponibilità diretta dei fondi che i gestori degli impianti di trattamento dei rifiuti sono tenuti a versare a fronte dei quantitativi provenienti da Comuni diversi da quello in cui operano

Il presidente del Municipio Roma VI, “ha richiesto in via formale di avere la disponibilità diretta dei fondi provenienti dai ristori ambientali, che i gestori degli impianti di trattamento dei rifiuti sono tenuti a versare a fronte dei quantitativi provenienti da Comuni diversi da quello in cui operano. La richiesta, che è stata ripresa oggi da un organo di stampa e rilanciata da autorevoli esponenti dello stesso partito del presidente, contiene due errori di fondo”. Lo dichiara in una nota l’assessora all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi.

“Il primo errore è che nessuna norma, a livello nazionale e regionale – spiega l’assessora – stabilisce che i suddetti ristori debbano essere assegnati a un singolo Municipio. La Legge Regionale n.27 del 1998 e il decreto commissariale n.15 /2005, oltre che la Legge Regionale n.760/2008, citati dallo stesso presidente come fonti a sostegno della sua richiesta, individuano come soggetti destinatari dei benefit ambientali i Comuni, e non le loro articolazioni territoriali e/o amministrative. Questo concetto è stato ribadito in modo inequivocabile il 30 luglio scorso dalla nota di risposta del direttore regionale dell’Area ciclo dei rifiuti ai quesiti sollevati dallo stesso presidente”.

“Il secondo errore, macroscopico – sottolinea Alfonsi – è che il presidente Franco, nello stimare la cifra che a suo dire spetterebbe al Municipio delle Torri come ristoro dei disagi subiti per ospitare nel suo territorio impianti di trattamento dei rifiuti, conta nel novero di tali impianti anche quelli di Ama Spa, azienda in house che tratta soltanto i rifiuti provenienti dal territorio di Roma e che quindi non rientra tra i soggetti tenuti a versare il benefit ambientale nel comune dove opera, mentre invece è tenuta al versamento quando si rivolge ad impianti che si trovano in Comuni diversi. Negli ultimi tre anni, da quando amministriamo questa città e da quando è stato istituito il Dipartimento ciclo dei rifiuti, prevenzione e risanamento, i fondi provenienti dai ristori ambientali vengono introitati e puntualmente utilizzati per importanti operazioni di rimozione dei rifiuti e risanamento ambientale”.

“Risorse che da sole – afferma Alfonsi – non sono certamente sufficienti a coprire il fabbisogno finanziario necessario per intervenire sulle centinaia di piccole e grandi discariche che costellano il territorio di Roma, e che noi in questi anni abbiamo integrato con risorse cospicue per garantire interventi su tutta la città. Al presidente Franco ricordo che un grande intervento di rimozione di una vera e propria discarica abusiva è stato effettuato ad aprile del 2023 in via Aspertini, 20 giorni di lavoro con una spesa di oltre 165 mila euro. Nel 2024 una parte importante degli interventi riguarda il settore est della città, e in particolare i Municipi Roma IV e VI, quest’ultimo con ben 3 interventi già eseguiti (via della Fontana Corvia, via di Valle Bagnata, Asse viario Modolo-Borutta) per una spesa totale di oltre 150 mila euro, e altri due in previsione per altri 40 mila euro. Complessivamente, dal 2022 in poi, sono stati spesi più di 400 mila euro per interventi di rimozione dei rifiuti” conclude l’assessora Alfonsi.

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