Rifiuti: Ama, torna domiciliazione bancaria per il pagamento della Tari

L’obiettivo è di offrire agli utenti un ulteriore, agevole strumento di pagamento, avendo così una scadenza in meno da ricordare e risparmiando tempo.

A Roma torna la domiciliazione bancaria della bolletta Tari, la tassa sui rifiuti, con addebito diretto Sepa (Sdd Core). L’obiettivo è di offrire agli utenti un ulteriore, agevole strumento di pagamento, avendo così una scadenza in meno da ricordare e risparmiando tempo. Lo comunica in una nota Ama Spa. Richiedere l’attivazione del servizio è semplicissimo: basta, infatti, effettuare l’accesso al sito istituzionale di Ama, registrandosi o entrando tramite Spid e, dalla sezione “La mia Tari”, scaricare il modulo già precompilato “Mandato Sepa Sdd Core” da presentare al proprio istituto di credito. Per le richieste pervenute entro il prossimo il 31 ottobre, il servizio di domiciliazione bancaria sarà attivato già per l’anno in scorso e la rata Tari relativa al secondo semestre 2023 potrà essere dunque saldata tramite addebito diretto Sepa. Per tutte le richieste a partire dalla data successiva (primo novembre), l’attivazione della domiciliazione bancaria scatterà dall’anno seguente.

Per informare gli utenti sulla reintroduzione della domiciliazione bancaria della bolletta Tari, è scattata una campagna di comunicazione mirata, “Tari senza pensieri. Domicilia la tua bolletta in Banca, risparmi tempo e non la dimentichi”, predisposta da Roma Capitale e Ama. La campagna, che durerà almeno tutto il mese di ottobre, prevede l’affissione di manifesti sul territorio, nonché di locandine presso le sedi istituzionali dei 15 Municipi e nel circuito delle biblioteche di Roma; passaggi sulle pensiline digitali delle fermate dei bus; news su Radio Roma Notizie nel notiziario in onda nelle stazioni Metro e post sui profili istituzionali di Facebook e Twitter di Roma Capitale.

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