Rifiuti, ecco come cambia la raccolta a Roma

“Stiamo revisionando il piano industriale – annuncia l’assessore Pinuccia Montanari -. La città deve essere pulita. Questa è la grande sfida di Roma”. Oggi consiglio straordinario

Il sistema di raccolta differenziata a Roma è destinato a cambiare. L’annuncio arriva nei giorni in cui, di nuovo, in città tornano a fare capolino i sacchetti per strada: criticità dovute alla riorganizzazione del servizio e ai mezzi vetusti, spiega l’Ama, che annuncia una corposa iniezione di nuovi macchinari e una “raccolta” rinnovata “che garantisca un servizio vero”.

“Stiamo revisionando il piano industriale – annuncia poi l’assessore competente Pinuccia Montanari -. La città deve essere pulita. Questa è la grande sfida di Roma”. Montanari risponde, seccamente, anche sui rumors via stampa che danno in bilico il dg di Ama Stefano Bina: “La struttura di Ama è totalmente operativa”.

Ora, però, l’obiettivo è rendere la Capitale pulita: un progetto ambizioso a fronte della fragilità del sistema impiantistico su cui si regge Roma e che richiede da un lato un’azione di breve periodo (per tamponare le periodiche crisi che si registrano dalla chiusura della discarica di Malagrotta in poi), dall’altro un’azione di lungo periodo (per scongiurare emergenze future e per creare un circolo virtuoso sui rifiuti).

“L’emergenza non c’è – dice il presidente di Ama Lorenzo Bagnacani -, ci sono difficoltà. Abbiamo fatto uno scouting, visto che da impianti regionali come Rida Ambiente non c’era più disponibilità ad accogliere rifiuti. Ci hanno risposto 10 aziende disponibili a ritirare rifiuti e successivamente ci sarà un bando”. Si dice, invece, preoccupato l’assessore regionale Mauro Buschini: “C’è un tema che non è più rinviabile: una programmazione impiantistica sostenibile. Quello su cui ci reggiamo è un sistema fragile, costantemente a rischio”.

Il confronto avviene in occasione di un convegno promosso dalla Fp Cgil di Roma e del Lazio, al termine del quale il segretario generale Natale Di Cola annuncia: “Montanari ha accolto la nostra istanza per sbloccare il turn over sulle assunzioni in Ama. Inoltre sarà avviato un tavolo di confronto per verificare gli effettivi avanzamenti del piano industriale”. Proprio il piano industriale, ad oggi in revisione, è cruciale per gli assetti futuri aziendali. Ad oggi si prevedono due nuovi impianti di compost, per cui a inizio d’anno dovrebbero partire le richieste di autorizzazione alla Regione, e uno di multi-materiale.

Ma Bagnacani apre alla possibilità di aumentare il numero di impianti per il compostaggio. A chiudere, invece, almeno stando agli annunci del Campidoglio, sarà il discusso impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) in via Salaria tra il 2018 e il 2019. Da fine anno arriveranno, progressivamente, 150 nuovi mezzi per la raccolta rifiuti acquistati. Nel frattempo l’Ama ha avviato una procedura più snella per il noleggio di 100 mezzi. Tra i fini della rimodulazione delle frequenze e delle modalità della raccolta domiciliare c’è anche quello di aumentare il personale dedicato allo spazzamento.

“Tante favole con un unico finale: il collasso a breve della città e l’emergenza rifiuti davvero vicina”, punta il dito il Pd. Mentre dal M5S ribattono: “Chi parla di emergenza rifiuti non è attento al nostro lavoro o è in malafede”. Oggi il dibattito proseguirà in Aula Giulio Cesare, dove è previsto anche un consiglio straordinario sul tema.

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