“Subito dopo Natale abbiamo avviato un’accurata valutazione delle criticità e monitorato 60 mila cassonetti. Solo nel 2 per cento dei casi abbiamo riscontrato problemi: un dato in linea con la media di altre città, ma capisco che la percezione sia pesante”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera Roma l’assessore all’Ambiente del Campidoglio Pinuccia Montanari.
Le criticità, spiega, “erano concentrate nel VI e X Municipio, in particolare all’Axa, e a macchia di leopardo in quartieri con un’alta concentrazione di negozi che conferiscono i rifiuti non domestici nei cassonetti. Abbiamo documentato tutto e girato un video che a breve pubblicheremo”. Su raccolta e gestione dei rifiuti a Roma “abbiamo ereditato una cattiva gestione, penso alla logistica industriale di Ama e alla mancanza di pianificazione impiantistica, denunciata anche nella relazione su Mafia Capitale. I tempi per le gare europee sono lunghi, chiediamo ai cittadini un po’ di pazienza”.
Per vedere un cambiamento “il sindaco di Parma (l’ex M5S Federico Pizzarotti, ndr) ci ha messo sei anni. Noi ci siamo dati obiettivi elevati per un territorio con 3 milioni e mezzo di abitanti, l’equivalente di nove città di medie dimensioni. Entro fine gennaio presenteremo l’iter autorizzativo per i due impianti di compostaggio a Cesano e Casal Selce. Con una tempistica normale, per i lavori non dovrebbero volerci più di 36 mesi”.
Infine, sulle denunce per il rimborso della Tari già partite in molti quartieri, Montanari conclude: “Le valuteranno i nostri legali. Sappiamo che il porta-a-porta a San Lorenzo non funziona, ma non l’abbiamo progettato noi. Presto lo cambieremo rimodulando i passaggi”.
Intanto L’Ama, la partecipata dei rifiuti del Campidoglio ha chiuso un’intesa per lo smaltimento fino a 40 mila tonnellate di rifiuti della Capitale nel 2018 in uno sito di trattamento situato ad Aprilia, in provincia di Latina. L’azienda continuera’ comunque l’interlocuzione in corso con la Regione Abruzzo da tenere come eventuale soluzione di riserva.