È partito ieri mattina il collaudo del Tmb di Guidonia Montecelio che a regime, tra quattro settimane, tratterà al giorno 320 tonnellate di rifiuti romani. Il collaudo, annunciato da tempo, come prevedibile è partito tra le polemiche. Il sindaco di Guidonia, Mauro Lombardo, è sul piede di guerra: “Non smetterò di ribadire la contrarietà della città a questa apertura. I motivi del dissenso sono tanti e da anni esplicati in modo puntuale dalle Associazioni impegnate a tutela del nostro ambiente, non ultima la presenza della discarica ancora non bonificata a pochi metri dall’impianto e con interferenze che non ci lasciano tranquilli”.
E per questo Lombardo ha fatto sapere: “Convocherò un incontro con la Regione Lazio e con l’Arpa Lazio per chiedere spiegazioni sull’utilizzo dei pozzi deputati alla salvaguardia ambientale in vista della bonifica della discarica che risulta siano stati trasformati per esigenze industriali del nuovo impianto”. L’impianto nella fase di collaudo raccoglierà 37 tonnellate al giorno di tarquale (scarto indifferenziato) ma da quando andrà a regime, all’incirca dal 20 febbraio, partirà una corsa contro il tempo per conferire i residui del trattamento. Il 50 per cento dei rifiuti che verranno lavorati nel Tmb di Guidonia, infatti, dovrà avere uno sbocco in discarica e, al momento, l’unico sito operativo nel Lazio è quello di Albano Laziale per cui, però, è prevista la chiusura definitiva al più tardi per il 27 febbraio.