“Sì economia circolare, no biodigestore a Casal Selce” e “Casal Selce la salute non si tocca, no a mega impianto vicino alle abitazioni”, questo il testo di due striscioni esposti in piazza del Campidoglio dai Comitati del Municipio XIII e XIV in protesta oggi per chiedere all’amministrazione capitolina di fare retromarcia sulla realizzazione di un impianto di biodigestione anaerobica per il trattamento di 120mila tonnellate annue di scarti organici in zona Casal Selce. Sono alcune decine i dimostranti, alcuni con la maglietta gialla del comitato Valle Galeria libera, e a cui hanno portato solidarietà i consiglieri capitolini di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo e Lavinia Mennuni, e il consigliere del M5s Daniele Diaco.
“Quello che vogliono fare a Roma c’è già a Padova e a Pordenone, ci sono particelle inquinanti nelle materie seconde prodotte dall’impianto”, ha spiegato un manifestante al megafono. “La zona non è in grado di sopportare il carico di camion che trasportano i rifiuti e quindi siamo contrari all’impianto di trasferenza della carta. L’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi deve fare un sopralluogo per capire dove sta mettendo gli impianti, il discorso degli sconti sui tributi è un baratto sulla salute”, ha raccontato Massimo Prudente del Comitato Valle Galeria libera.