Roma sempre piu’ al centro della polemica politica tra problemi reali o esasperati in vista delle elezioni del 4 marzo, quando si votera’ anche per il Lazio. Virginia Raggi attacca l’amministrazione regionale Pd per il caso rifiuti nella Capitale: “colpa dei loro ritardi”, dice. Intanto, si apre pure il fronte del debito storico del Campidoglio con uno ‘scontro’ a suon di versioni contrastanti tra Palazzo Chigi e il Campidoglio sulla nomina del nuovo commissario.
“Lo scorso 22 ottobre Ama (azienda municipalizzata romana rifiuti e ambiente, ndr), in vista di Natale, ha chiesto alla Regione Lazio l’autorizzazione a conferire al di fuori della regione – scrive la sindaca su Facebook -: Zingaretti (governatore Pd, ndr) ha sbloccato la richiesta soltanto dopo un mese e gli uffici regionali hanno giustificato il ritardo con un ‘mancato funzionamento del sistema informatico’: quindi un asserito guasto dei pc della Regione – conclude Raggi – avrebbe messo in crisi il sistema regionale creando difficolta’ a milioni di romani”.
La Regione risponde che “quando gli accordi sono stati attivati, come nel caso dell’Emilia Romagna, hanno preferito non usarli sparando cifre a caso sui costi”. “Gli accordi di Ama con altre aziende servono proprio a superare il deficit infrastrutturale della Regione Lazio. Noi diciamo no a chi vuole speculare, politicamente ed economicamente, sulle spalle dei cittadini”, sostiene ancora Raggi. E oggi lo scontro investe anche le parole del capo politico e candidato premier M5S Luigi Di Maio, che parla di “tre impianti” per i rifiuti che la giunta Raggi starebbe costruendo a Roma. Un modo per non portarli piu’ fuori del Lazio, tanto piu’ che, secondo Di Maio, le Regioni governate dal Pd come Abruzzo ed Emilia Romagna “giocano sulla pelle dei romani” per le elezioni.
“Totalmente infondata l’affermazione di Di Maio – dice l’assessore all’Ambiente del Lazio Mauro Buschini- probabilmente si riferisce ai tanto decantati impianti di compostaggio, dei quali in Regione non vi e’ traccia delle richieste di autorizzazione”.Il Pd attacca parlando di continue bugie, mentre i parlamentari M5S difendono i progetti per i due impianti di compostaggio e uno di riciclo.
Ma c’é un nuovo tema caldo il debito storico di Roma. “Il Governo vuole insabbiare la verita’ sul debito storico del Campidoglio – attacca l’assessore M5S al Bilancio Gianni Lemmetti -. A fronte della nostra richiesta di nominare il sindaco di Roma nuovo commissario straordinario per la gestione del debito si profila un atteggiamento di totale chiusura”. Il grosso debito sarebbe pre-2008. Fonti vicine al Segretariato generale di Palazzo Chigi sottolineano, per tutta risposta, che la normativa non prevede che il commissario di governo possa essere il sindaco di Roma. “Eventuali ostacoli non sono di natura tecnica ma politica”, ribatte ancora Lemmetti.