Il parere negativo si basa su vincoli paesaggistici. L'assessora capitolina: "Sono in corso di valutazione tutte le possibilità offerte dalla normativa vigente per superare questa impasse"
Il ministero della Cultura dice no al biodigestore di Cesano. È arrivato infatti il parere negativo della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, (che è competente per la zona di Cesano) durante la Conferenza dei servizi asincrona indetta con riferimento al progetto per la realizzazione di un impianto di trattamento integrato anaerobico ed aerobico della frazione organica da raccolta differenziata. A confermare lo stop è l’assessora all’Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi.
“Il parere negativo è un fatto imprevisto, che rischia di allungare i tempi per la realizzazione di un impianto cardine del piano dei rifiuti di Roma – spiega Alfonsi -. Il parere negativo si basa su vincoli paesaggistici di carattere generale e sulla possibile interferenza delle strutture da realizzare con preesistenze archeologiche e storiche, che non sarebbero state adeguatamente valutate nella documentazione presentata a corredo del progetto”.
“Si tratta di una circostanza non nuova – prosegue l’assessora -, che si è già verificata in passato in relazione alla realizzazione di altre opere pubbliche, e che è stata superata in considerazione del valore strategico delle opere da realizzare, e della loro indifferibilità. Sono in corso di valutazione, con la struttura commissariale, tutte le possibilità offerte dalla normativa vigente per superare questa impasse”.