È legittima l’aggiudicazione da parte di Ama della procedura aperta da oltre 13 milioni di euro per l’affidamento per 24 mesi del servizio di raccolta foglie e attività di estirpazione, sfalcio e diserbo presso le strade, marciapiedi, parcheggi, aree pubbliche e/o private soggette ad uso pubblico di tutto il territorio del Comune di Roma. La decisione è del Tar del Lazio con una sentenza con la quale è stato respinto un ricorso proposto da Roma Multiservizi, società che ha partecipato alla gara per 4 dei cinque lotti previsti.
Roma Multiservizi, in proprio e nella qualità di mandataria del costituendo Rti con la mandante Isam, ha impugnato l’aggiudicazione e gli ulteriori atti di gara prospettando la violazione del giusto procedimento e del disciplinare nonché eccesso di potere per sviamento, difetto di motivazione e motivazione illogica, contraddittoria e perplessa, carenza dei presupposti e istruttoria inadeguata in quanto a suo avviso – ne dà conto il Tar in sentenza – la commissione esaminatrice e la stazione appaltante avrebbero arbitrariamente interpretato il disciplinare di gara nella parte relativa all’attribuzione del punteggio all’offerta economica.
Per il Tar, “contrariamente a quanto dedotto nella censura, la stazione appaltante non ha operato alcuna arbitraria interpretazione della lex specialis ma ha operato in corretta applicazione della stessa”; in tema di valutazione del punteggio, poi, “il criterio utilizzato non è illogico ed irragionevole in quanto finalizzato a valorizzare maggiormente, nell’economia complessiva dell’affidamento, gli aspetti tecnici dell’offerta rispetto a quelli meramente economici”.