Gli Stati Uniti riaprono i confini. Da oggi si potrà viaggiare liberamente verso gli Usa senza particolari restrizioni a condizione di essere vaccinati e aver effettuato un tampone entro 3 giorni dall’imbarco. E’ un segnale importante per la ripresa del traffico aereo e l’auspicato ritorno alla normalità che Aeroporti di Roma ha celebrato questa mattina, e non sono mancati gli applausi, insieme ai vettori (in partenza i voli United per Newark e Delta per Atlanta) che operano collegamenti diretti tra gli Stati Uniti e lo scalo della Capitale.
Prima dell’imbarco Adr ha donato ai passeggeri in partenza gadgets come braccialetti tricolori ed offerto la colazione. Dal Leonardo Da Vinci, sono attivi diversi collegamenti diretti per viaggiare verso le principali città statunitensi. L’attuale offerta di novembre prevede fino a 4 voli diretti giornalieri tra Fiumicino e gli Stati Uniti operati rispettivamente da Delta Air Lines per New York JFK e Atlanta, United per Newark, e da ITA Airways per New York JFK. Offerta prevista in aumento con l’aggiunta di ulteriori frequenze settimanali nel mese di dicembre.
“La riapertura dei confini degli Stati Uniti per i turisti e i viaggiatori vaccinati provenienti dall’Unione Europea – ha dichiarato Ivan Bassato, direttore Operazioni Aviation di Aeroporti di Roma – è un segnale molto positivo e di speranza per il futuro. La pandemia ha colpito duramente tutti i settori ma in particolar modo il trasporto aereo che stenta a tornare alla normalità. Dopo un anno e mezzo in cui i viaggi aerei si sono bloccati a livelli che non hanno precedenti nella storia, la decisione dell’amministrazione americana rappresenta un vero impulso per il settore dell’aviazione e un primo passo verso la riapertura delle nostre economie”.
In previsione della prossima stagione estiva 2022 sono già in vendita ulteriori tratte operate dei vettori attualmente presenti a cui si aggiungerà il ripristino dei voli di American Airlines. Storicamente, gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di lungo raggio da e per Roma Fiumicino e il quinto mercato internazionale in assoluto, dietro a Spagna, Francia, Gran Bretagna e Germania. Nel 2019, prima della pandemia, quasi 2,8 milioni di passeggeri hanno volato da/per Roma Fiumicino con collegamenti diretti con 13 aeroporti negli Usa, con una crescita del +7,5% rispetto al 2018.
Gli Stati Uniti, quindi, rappresentano uno dei principali mercati intercontinentali e la data dell’8 novembre è da considerarsi fondamentale per il trasporto aereo visto che gli Usa hanno rappresentato, già nell’estate 2021, uno dei primari flussi intercontinentali in ripresa dopo il Covid grazie alla possibilità per i turisti americani di poter accedere in Italia senza isolamento fiduciario con i protocolli covid tested flight e successivamente grazie ai parziali allentamenti delle restrizioni in ingresso in Italia entrati in vigore da metà giugno 2021. Quest’anno, infatti, quasi mezzo milione di passeggeri ha ripreso a volare da/per gli Usa sui voli diretti da Fiumicino.
Soddisfazione per la possibilità ora di nuovo di poter viaggiare, senza particolari restrizioni, per turismo, in viaggio di nozze o per tornare di nuovo ad incontri d’affari diretti. Sono le testimonianze dei passeggeri, all’aeroporto di Fiumicino all’imbarco sui voli Delta per Atlanta e United per Newark, nel primo giorno di riapertura delle frontiere Usa per i viaggiatori vaccinati e con tampone effettuato entro tre giorni dall’imbarco.
“Era ora. Eravamo in attesa da diverso tempo di questa riapertura delle frontiere per gli Usa, per i vaccinati. Appena appresa la notizia abbiamo subito prenotato il volo. È il primo giorno di apertura e si spera sia un viatico sia per il turismo che per il business. Dopo uno scalo a New York, andremo in North Carolina nella zona del legno. È il primo viaggio dopo quasi due anni. L’ultimo era stato nel gennaio del 2019. Il nostro mercato è sempre stato fortunatamente in crescita nonostante il Covid ma ora si può lavorare e relazionarci meglio, anche per il fatto che abbiamo una nostra società negli Usa e non poterci andare non è stato il massimo”. È la testimonianza di due uomini d’affari nella lavorazione del legno e degli utensili, originari della provincia di Pesaro.
“Dopo così tanto tempo penso possa essere una svolta importante – afferma un cittadino italo americano che rientra a Philadelfia con la moglie dopo una vacanza di dieci giorni in Italia, in provincia di Latina – Riaprendo i confini gli Usa, e soprattutto per gli italiani, si rialimenta il turismo e potranno riaprire ristoranti ed hotel, in particolare a New York ma non solo. Molti infatti sono chiusi perché manca l’affluenza turistica dall’Europa. Ed è molto positivo anche per gli studenti”. “Finalmente si può viaggiare e posso incontrare dopo tanto tempo i colleghi, relazionarmi con loro. È la gioia di tutti. È un momento importante. Siamo un po’ stanchi del face meeting. Un conto è dialogare su zoom, un altro è il contatto umano e professionale diretto che tanto mi è mancato. Non solo per le difficoltà spesso per la barriera lessicale ma anche per quella possibilità di scrutare gli atteggiamenti, gli umori in maniera diretta che è importante in campo professionale “, è la testimonianza di un giovane ingegnere di Piacenza. “Non abbiamo aspettato neanche un giorno. Ci siamo sposati a metà ottobre, e dovevamo farlo quasi due anni fa, ed appena saputo di questa opportunità abbiamo prenotato per il volo di oggi. Faremo un giro di venti giorni prima a New York e poi a San Francisco, Las Vegas, Grand Canyon, Los Angeles e poi a Miami”, racconta una giovane coppia toscana in luna di miele.