Giro del quadrante est di Roma per il candidato a sindaco del centrosinistra, Roberto Gualtieri, a bordo dei mezzi pubblici. Tappa finale alla stazione Ponte Mammolo della metro B dove l’ex ministro dell’Economia ha annunciato che per il Giubileo del 2025, che “è una grande opportunità e responsabilità per Roma, chiederò al governo di stanziare almeno 2 miliardi in aggiunta ai fondi già previsti dal Pnrr per rafforzare i trasporti, ripulire la città e fare interventi per permettere di accogliere i milioni di pellegrini che arriveranno”.
Rispetto alla visita Gualtieri ha poi raccontato: “Abbiamo fatto un bel giro prendendo bus e metro, parlando con i cittadini e i lavoratori di Atac – ha spiegato Gualtieri -. Siamo per rilanciare Atac pubblica, per tornare a farle fare utili perché oggi non ne fa. Vogliamo investire su corridoi della mobilità, le preferenziali, i bus elettrici che possiamo acquistare con il Pnrr, lavorare su un piano di trasporto pubblico integrato e contrastare l’evasione tariffaria non con il bigliettaio ma con la nostra app integrata che potrà essere utilizzata per tutti i mezzi di trasporto. Abbiamo un piano per far circolare meglio i cittadini e rilanciare Atac come grande azienda pubblica – ha concluso – che possiamo rimettere in piedi dopo il disastro di questi anni”.
Al giro ha partecipato anche la deputata del Pd, Marianna Madia. In occasione della visita Gualtieri si è intrattenuto anche con alcuni lavoratori Atac che gli hanno chiesto di una sua eventuale intenzione di privatizzare l’azienda capitolina per il trasporto pubblico e delle aggressioni ai danni dei conducenti. “La voce secondo cui vorrei privatizzare Atac? È una calunnia. È una cosa che non farò mai. Ho fatto 5 nazionalizzazioni da ministro dell’Economia”, ha chiarito il candidato del centrosinistra. Per fronteggiare le aggressioni Gualtieri ha proposto “forze dell’ordine alle fermate. Serve ricostruire un rapporto di fiducia e relazione nella città. I cittadini e il Comune devono rispettare gli autisti e i lavoratori devono essere aiutati a recuperare orgoglio e spirito di appartenenza”.