È il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo in uno scalo europeo, è tra i più estesi a livello globale all’interno di un confine aeroportuale ed è stato inaugurato oggi – alla presenza del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin – lungo il lato est della pista 3 dell’aeroporto di Roma Fiumicino: si tratta della “Solar Farm”, una infrastruttura realizzata grazie a un investimento di circa 50 milioni di euro, nell’ambito di un paniere di interventi per la generazione rinnovabile e la mobilità sostenibile che vede un impegno finanziario che supera i 200 milioni di euro. La nuova infrastruttura, progettata da Aeroporti di Roma e realizzata da Enel in collaborazione con Circet, tramite appalto integrato affidato a seguito di una gara pubblica europea, si estende per quasi 2,5 chilometri ed è composta da 55.000 pannelli in silicio monocristallino che, grazie ad una potenza di 22 Mwp, consentiranno allo scalo di produrre annualmente energia elettrica per più di 30 milioni di kwh.
La stima è avere a regime, nei prossimi 5 anni, una potenza installata di 60 Mwp con l’installazione di ulteriori pannelli sempre all’interno del perimetro dell’attuale sedime. Una capacità sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico annuo di 30.000 famiglie italiane, per un anno intero o (tradotto in auto elettriche) a fare il pieno a oltre un milione di veicoli. “Questo impianto fotovoltaico – ha detto il ministro Pichetto Fratin – è la prova di come la transizione energetica sia in grado di generare opportunità di crescita non soltanto per il sistema delle nostre imprese ma anche per i cittadini, che da oggi potranno beneficiare di un hub ancora più green e innovativo” ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin -. La Solar Farm di Aeroporti di Roma presso lo scalo di Fiumicino è una tappa importante anche in vista dell’urgente ulteriore sviluppo di capacità di una struttura votata all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale”.
La Solar Farm contribuirà a ridurre le emissioni di anidride carbonica prodotte dallo scalo aeroportuale per oltre 11.000 tonnellate ogni anno, e – spieganpo da Aeroporti di Roma – rappresenta una delle più ambiziose iniziative nel percorso di transizione energetica e decarbonizzazione con l’obiettivo di arrivare al “Net zero carbon” nel 2030, con vent’anni di anticipo rispetto al target di settore. “La nuova Solar Farm consolida il nostro impegno nella transizione green e nella decarbonizzazione con una infrastruttura unica nel suo genere in tutto il panorama aeroportuale internazionale – ha spiegato Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma -. L’indipendenza energetica garantita da questa nuova progettualità al nostro aeroporto a 5 stelle consentirà di ridurre drasticamente l’impatto ambientale delle nostre attività secondo il modello di sviluppo sostenibile che stiamo costruendo ormai da anni e che rappresenta la prima, vera precondizione per la crescita dello scalo, del territorio e del Paese”.
L’infrastruttura si colloca all’intero della strategia Esg delineata dalla capogruppo Mundys i cui obiettivi sono stati certificati da Sbti (Science based target initiative), in linea con lo scopo di mantenere il riscaldamento globale entro una traiettoria di 1,5 gradi centigradi. Si tratta dell’obiettivo più ambizioso previsto dal protocollo Sbti, adottato oggi da pochi gruppi attivi nel settore aeroportuale e per raggiungere il quale sono fondamentali opere come l’impianto fotovoltaico inaugurato oggi. Per il presidente di Mundys, Giampiero Massolo: “La realizzazione di questo impianto conferma la capacità di Aeroporti di Roma, società controllata da Mundys, di realizzare infrastrutture strategiche, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante e riducendo in modo netto le emissioni. La Solar Farm è un esempio perfetto di come è possibile ottimizzare l’uso del sedime aeroportuale, in tutta la sua estensione, per consentire una crescita sostenibile dello scalo. È questa la cifra fondamentale del previsto piano di sviluppo dello scalo, del valore di 9 miliardi di euro di investimenti privati, che AdR e Mundys stanno convintamente portando avanti. Il piano, ove attuato, dimostra che si può far convivere una struttura aeroportuale con l’intero ecosistema circostante in modo perfettamente integrato”.
Oltre a ridurre l’uso delle fonti fossili per il fabbisogno energetico delle attività aeroportuali, la nuova opera permetterà anche di incrementare l’indipendenza energetica e la resilienza rispetto alla volatilità dei mercati. “L’inaugurazione di questo impianto di eccezionale portata, primo in Europa e tra i più estesi al mondo, è un ulteriore passo significativo verso la riconciliazione del trasporto aereo con l’ambiente perseguita da Enac, in linea con le direttive europee e con le Linee Guida dell’Ente che hanno semplificato i processi autorizzativi”, ha sottolineato il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma.
All’inaugurazione sono intervenuti tra gli altri anche Francesca Gostinelli, capo di Enel X Global Retail e il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini. “Enel, nella sua lunga storia, ha sempre guardato al futuro con ottimismo e concretezza, fornendo ai clienti soluzioni integrate e innovazioni per la transizione energetica. Oggi siamo qui per celebrare un obiettivo ambizioso”, ha detto Gostinelli. “Nel contesto attuale, in cui la sostenibilità è al centro delle politiche globali, l’iniziativa di Aeroporti di Roma si inserisce perfettamente nella visione di crescita e sviluppo sostenibile promossa dall’amministrazione comunale”, ha osservato il sindaco Baccini.