Roma, Andrea Alemanni: Panifici, kebab, pizza. Ecco le regole contro il degrado nel centro storico

I contenuti della prossima ordinanza oggi sul Corriere della Sera sono stati illustrati dal presidente della commissione Commercio

Turisti e commercianti al centro storico di Roma.

Ecco le nuove regole per cercare di fermare il degrado ormai senza fine ne! centro storico della Capitale. I contenuti della prossima ordinanza oggi sul Corriere della Sera sono stati illustrati dal presidente della commissione Commercio del Campidoglio, Andrea Alemanni.

Quale settore regola la delibera sul commercio nella città storica?

«Innanzitutto va fatta una distinzione – risponde il presidente dem della commissione Commercio del Campidoglio, Andrea Alemanni -. Le autorizzazioni sono di diverso tipo: ci sono il vicinato alimentare e il laboratorio artigianale. La licenza di vicinato alimentare è quella dei minimarket, ma nel 90% dei casi è anche quella di pizzerie a taglio, rivenditori di kebab, paninoteche e fast food. La licenza di laboratorio artigianale riguarda chi produce: il fornaio che fa il pane, il pastaio o il gelataio. Ora, se all’interno dell’esercizio c’è un frigorifero per le bibite o un forno per scaldare la pizza, la licenza è quasi sempre di vicinato alimentare. Le nuove regole ne confermano il blocco e non solo: rendono sostanzialmente impossibili i trasferimenti».

Quindi non potranno aprire nuovi minimarket, pizzerie a taglio, paninoteche e rivenditori di kebab?

«Sì, non potranno aprire perché c’è il blocco delle autorizzazioni. E se un esercizio di altro tipo, ad esempio un laboratorio artigianale, vuole anche la licenza di vicinato non potrà averla perché c’è il divieto».

Ma si potrà consumare in loco nei laboratori artigianali? « II consumo sul posto è già consentito. Ma con questa delibera lo rendiamo più serio e complesso. Chiediamo a chi ha un laboratorio artigianale, chi fa il pane e serve anche il panino con companatico, per esser chiari, di avere il bagno per i clienti. Inoltre introduciamo una serie di parametri di verifica tra cui il rispetto delle norme dell’impatto acustico».

Che succede con i trasferimenti di licenza?

Se un esercente opera vicino a Termini si può spostare a Monti o in via Frattina? « Dipende dal tipo di licenza. Se è di vicinato alimentare deve trasferirsi in un locale di almeno 100 metri quadri. Se è un laboratorio artigianale può aprire in un locale almeno di 80 metri quadrati. Il bagno va incluso necessariamente se si fa il consumo sul posto».

Chi ha una licenza in area Unesco e vuole portarla fuori può farlo?

«Si, ad esclusione delle attività vietate, come da nonnativa nazionale».

Quindi quali nuovi esercizi potranno aprire nell’area Unesco?

«Soltanto le attività tutelate, abbiamo prodotto un elenco di 32 attività. Quelle alimentari sono disciplinate come detto, quelle non alimentari sono: erboristeria, libri, musica e audiovisivi, cancelleria, articoli religiosi e arredi sacri, antiquariato, filatelia e numismatica, belle arti, giocattoli, fiori e piante, gioielleria, negozi storici, tessuti, hobbistica, ciclofficine, prodotti ecologici e biologici, parafarmacia».

Invece quali esercizi possono aprire in centro ma fuori dall’area Unesco?

«Tutte tranne quelle vietate, che sono dieci: commercio all’ingrosso e showroom, depositi e magazzini, sale videogiochi, carrozzerie e autofficine, autolavaggio, sexy shop, oggetti e immagini contrari alla pubblica decenza e al de coro, laboratori con friggitrici, lavanderie self service con capienza superiore ai cento chili, compro oro, centri massaggi non abbinati all’estetica e non certificati da attestazione professionale».

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014