Dall’aumento dei salari a una maggiore sicurezza nei cantieri, da una riforma del fisco a una delle pensioni. Questa mattina si è tenuta nel cantiere dell’ex Poligrafico e Zecca dello Stato di Roma un’assemblea pubblica convocata da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Roma e del Lazio. Un’assemblea che si inserisce nell’ambito della mobilitazione unitaria nazionale dei tre maggiori sindacati italiani e che negli scorsi mesi ha visto una serie di assemblee sui posti di lavoro e manifestazioni, come quella svoltasi a Bologna e le prossime previste a Milano e Napoli. Secondo il segretario generale della Fillea Cgil di Civitavecchia Roma nord e Viterbo, Gaetano Russo: “Viviamo un momento molto importante, arriveranno i soldi del Pnrr, nel Lazio c’è il Pnrr, il Giubileo del 2025, presumibilmente l’Expo 2030 , e poi ancora forse Europei 2032 e Super Giubileo del 2033. 20 miliardi di euro che arrivano alla Regione Lazio. Questi soldi possono essere investiti anche per dare salari dignitosi, per maggiore sicurezza, per permettere che ci sia un fisco diverso.
Diversi fondi che, come ha evidenziato il segretario generale Filca Cisl di Roma, Nicola Capobianco, arrivano dopo anni di crisi, come “quella del 2008 che nel settore dell’edilizia è stata devastante, poi una pandemia inaspettata, che ha portato conseguenze nefaste per la salute. Infine, la guerra in Ucraina, con conseguenze sull’inflazione e la tenuta delle famiglie”. In tutto questo, ha spiegato Marco Arcangeli della Fenal Uil “questo governo ci ha sempre interpellato a giochi già conclusi e a decisioni già prese. Chiediamo maggiore collaborazione attiva”. Sul tema della sicurezza, “bisogna avere una grande attenzione”, ha detto Andrea Cuccello della segreteria nazionale della Cisl. “Non è solo il fatto che muoiono 3 persone al giorno – ha sottolineato – ma ci sono anche 150 mila persone all’anno che contraggono malattie sui luoghi di lavoro, 550 mila persone all’anno che hanno gravi infortuni sul lavoro”.
Per quanto riguarda il fisco, “l’85 per cento della massa delle tasse viene pagato da lavoratori dipendenti e pensionati. Bisogna garantire anche la continuità lavorativa e una pensione di garanzia, altrimenti avremo un Paese più povero più sfibrato e con minori diritti. Stiamo studiando il decreto lavoro – ha aggiunto Cuccello -, non abbiamo preclusioni rispetto al fatto che il reddito di cittadinanza debba essere cambiato, ma da una prima lettura manca un riconoscimento di un reddito minimo da garantire alle persone sotto la soglia di povertà”. Sui contratti, invece, “tutto deve essere ricondotto alla contrattazione collettiva nazionale, attraverso un incrocio tra organizzazioni datoriali e sindacati”.