In otto mesi sono più che raddoppiate le Carte di identità elettroniche emesse: si è passati da 16.298 del settembre 2018 alle 34.746 del maggio 2019. Gli sportelli hanno registrato un consistente incremento della produttività: nel 2018 venivano emesse in media 6,5 carte per postazione, nel maggio 2019 si è arrivati a 9,8. Lo precisa il Campidoglio. Nell’aprile 2019 sono stati contattati 16.462 cittadini per confermare o meno l’appuntamento, liberando così 1.203 spazi in seguito a rinuncia. Con il lavoro dei nuovi operatori nel mese di maggio 2019 sono stati contattati 23.045 cittadini e, di conseguenza, attivati 1.666 nuovi appuntamenti. L’utente può monitorare tramite il sistema online la situazione in tempo reale e scegliere l’ufficio con il tempo di attesa più basso
. Ogni cittadino può quindi effettuare una prenotazione in numerosi uffici a partire dalle mattinate immediatamente successive. Se permangono uffici con tempi di attesa elevati, occorre evidenziare che in molte strutture si ottiene la Carta in pochi giorni ed in ogni caso grazie allo sforzo degli operatori viene garantita l’emissione immediata nei casi di urgenza. Parallelamente per alleggerire il carico degli uffici riguardo le attività non connesse all’emissione della carta d’identità elettronica è stato rafforzato il sistema online per il rilascio delle altre certificazioni: si è passati dai 55.491 del primo quadrimestre 2018 ai 106.216 del primo quadrimestre 2019. “Il nuovo sistema di prenotazione per il rilascio della Carta d’identità elettronica (Cie) afferisce al Ministero dell’Interno. Stiamo gestendo una fase di transizione dal vecchio al nuovo assetto, per uniformarci alle nuove procedure. Si è quindi proceduto a programmare il servizio sulla base dello schema proposto dal Ministero dell’Interno”. Lo spiega l’Assessore al Personale Antonio De Santis. “Nel complesso l’entrata a regime di queste novità ha già assicurato un sostanziale abbassamento dei tempi di attesa che sono destinati a ridursi ulteriormente una volta che il nuovo impianto si sarà definitivamente consolidato”, conclude De Santis.