I posti messi a disposizione dalla Regione - attraverso l'ente per il diritto allo studio e alla conoscenza (Disco) - sono 2.833 nel Lazio
Una stanza per 600 euro al mese o un anno da pendolare: è questa la scelta quest’anno per chi vuole studiare nella Capitale. A Roma, infatti, ci sono meno di 1.800 posti negli studentati universitari all’interno del raccordo anulare e con il caro affitti sono pochi i giovani fuori sede che possono permettersi di vivere in città. Molti si sono già rassegnati e hanno scelto di fermarsi ai bordi della periferia. “Io rimango a Terracina, dove vivo, perché stare a Roma costava troppo”, spiega Alessia, studentessa del primo anno all’università La Sapienza. “Faccio 2 ore di viaggio al giorno, perché abito a 25 minuti dalla stazione ma vedendo i costi degli affitti ho rinunciato a una stanza in centro”, aggiunge. Anche chi è arrivato da oltrefrontiera per studiare, e rientrava nei parametri di accesso agli alloggi della Regione Lazio, ha dovuto fermarsi ai confini del Grande raccordo anulare. “Ho fatto richiesta per una stanza nelle residenze per studenti Tarantelli o Ruberti, che sono le più vicine all’università, ma è impossibile trovare un posto”, prosegue Murad, studente dell’Azerbaigian a La Sapienza. “Sono riuscito a trovare una stanza nell’alloggio a Valleranello: pago 200 euro al mese ma ogni giorno faccio 4 ore di viaggio, tra andata e ritorno, considerato che aspetto l’autobus 40 minuti”, sottolinea.
I posti messi a disposizione dalla Regione – attraverso l’ente per il diritto allo studio e alla conoscenza (Disco) – sono 2.833 nel Lazio. Di questi 1.780 a Roma e 1.053 fuori Gra, tra Ponte di Nona, Valleranello, Viterbo, Cassino e Latina. Per gli alloggi in città i prezzi variano: 167 euro al mese per una doppia, 194 per una singola. Per coloro che non rientrano nei parametri il prezzo da pagare è salato e non scende, di norma, sotto i 550 euro al mese per una stanza in una casa condivisa. A Monti Tiburtini “pago 600 euro più spese per una singola in casa con altre 2 persone – spiega Marco, anche lui studente de La Sapienza -. Ci ho messo tre mesi a trovarla. L’anno scorso vivevo a Jonio e pagavo meno”. A Lucio Sestio “pago 550 euro e siamo in quattro a casa”, aggiunge Alessio mentre passeggia tra i viali alberati del campus in viale del Policlinico. Chi non ha trovato una stanza da affittare ha optato per altre soluzioni. Sarah, studentessa dell’Iraq, alloggia in una delle camere di “Dove vivo” piattaforma web in convenzione con La Sapienza e altre università italiane e straniere. “Pago 650 euro una singola, ma abbiamo spazi condivisi”, dice.
Per gli studenti che vogliono vivere nella Capitale le zone più ambite sono San Giovanni dove le stanze costano 580 euro, spese escluse, in un appartamento con tre camere; Bologna-Policlinico dove un posto letto in una casa con tre camere costa 550 euro, escluse utenze. Molte le richieste anche per San Lorenzo dove i costi arrivano fino a 680 euro per una singola con bagno privato in un appartamento con 4 camere; e Termini: 690 euro, escluse utenze, per una casa condivisa con tre persone. Ambiti anche i quartieri Trieste – 670 euro al mese per una doppia -, Libia e Conca D’Oro. Nelle bacheche, invece, nessuna risposta a chi chiede “una stanza in affitto in qualsiasi zona di Roma, massimo 500 euro spese incluse per una studentessa di magistrale”.