Presidio di protesta davanti al ministero delle Imprese del Made in Italy a Roma per la crisi della Fondazione Santa Lucia Ircss. Alcune decine di lavoratori si sono radunati davanti al palazzo in via Molise per chiedere che la Fondazione diventi un soggetto pubblico del servizio socio-sanitario, che venga scongiurato il fallimento e il conseguente rischio di licenziamento per oltre 800 dipendenti.
La protesta è stata organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil in concomitanza dell’incontro con il ministro Adolfo Urso e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Tra bandiere e fischietti, ad animare il sit-in anche i cori dei manifestanti come:”Vergogna, vergogna” e “Santa Lucia pubblica”. Inoltre, davanti al palazzo del ministero campeggiano diversi striscioni: “Non difendo la proprietà ma la mia professionalità” e “Fondazione Santa Lucia pubblica”. I sindacati chiedono l’impegno del governo e della Regione Lazio affichè si garantiscano i posti di lavoro e i salari.
“Non siano le lavoratrici e i lavoratori né le cittadine e i cittadini bisognosi di cure a pagare il prezzo di anni di cattiva gestione, che ha prodotto una crisi senza precedenti e che mette a rischio il fallimento di un’eccellenza nazionale nel campo della neuroriabilitazione e della ricerca nelle neuroscienze”, spiegano dalla Fp Cgil. Il responsabile della sanità privata per Fp Cgil, Massimiliano Rizzuto, chiarisce: “Questa è una grande realtà italiana e deve essere pubblica, basta svendere ai privati e proseguirete sulla strada dell’eccellenza. Noi non ci fermeremo finché il Santa Lucia non diventerà pubblico e verranno salvaguardati tutti i posti di lavoro e la salute dei malati”. Seguono durante la manifestazione cori concitati al suon di “vergogna” , accompagnati da bandiere e suon di fischietto.
